Segatura... e coclea

o meglio... coclea, e "sensibilità" alla segatura...

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    Periodicamente l'argomento si ripresenta...
    ognuno risponde come può o crede...
    ma una RISPOSTA PRECISA CERTA E DEFINITIVA non mi pare di averla ancora letta.

    Discutiamone !

    C'è chi setaccia la segatura...
    C'è chi se ne frega bellamente e non ha mai avuto problemi ...
    C'è chi ha avuto la coclea intasata e bloccata...
    C'è chi la vorrebbe usare come combustibile tale e quale da addizionare al pellet per non sprecarla...

    Perchè???

    Dove sta la differenza?
    Chi ha la coclea che si blocca con la segatura... è una "caratteristica" con cui convivere,
    o è semplicemente un DIFETTO (per non dire un guasto) da riparare?

    Oppure, in altre parole...
    Come deve essere fatta una coclea per NON avere problemi di segatura ?


    ........................


    Propongo questa discussione...
    anche perchè ho un amico ("forumisticamente pigro"... che ho invitato a iscriversi, ma non gli va...
    ma che ha un'ottima mano, e la cui partecipazione sarebbe quanto di più desiderabile...)
    che sta revisionando una DZ Vallì air appena comprata usata,
    e fra le varie cose sta rifacendo artigianalmente le bronzine.
    Mi sta chiedendo alcuni ragguagli... gli sto rispondendo secondo il buon senso,
    ma di alcune cose non ho una esperienza diretta.

    In particolare, avendo la bronzina usurata, e di conseguenza la coclea che sfregava sul fondo,
    >> quindi fondo segnato e margine della base della coclea "affilato" per attrito,
    non avendola mai vista "nuova", per correggere il tutto mi chiedeva se andava bene
    - smussare il bordo della coclea
    - dare alla bronzina una altezza tale che il margine della coclea rimane distanziato dal fondo un paio di mm.

    Nella mia stufa (MCZ Nova Idro ... che non ha mai avuto problemi di segatura)
    non ho mai dovuto affrontare il problema... e così ho risposto per quello che mi "sembra logico".

    E cioè che: il bordo della coclea deve SFIORARE il fondo senza toccarlo, e che deve essere più affilato possibile.

    Altrimenti...
    - se rimane troppo spazio sotto, ci si infila sotto la segatura, viene compressa e si impacca,
    - e allo stesso modo, un bordo smusso significa che (immaginandolo ingrandito in sezione) presenta come un piano inclinato verso l'alto (che si continua con la parte attiva della coclea) che è quello che carica il pellet e la fa lavorare,
    ma anche un piccolo piano inclinato verso il basso, che se incontra piccole particelle, invece di caricarle, le invita a passare sotto, comprimendole.

    Quindi ripetiamo:
    la ipotesi che mi sembra logica, e che voglio verificare con l'aiuto di chi vorrà rispondere,
    è la seguente:

    Che differenza c'è fa la coclea che si intasa spesso, e quella che non si intasa con la segatura?

    (forse...)
    La coclea che funziona bene è precisa, ortogonale al fondo, e vi è equidistante in ogni parte.
    Ha un margine spigoloso, affilato, e il filo sfiora il fondo in ogni punto a una distanza inferiore alle dimensioni delle particelle di segatura, che in questo modo sono costrette a salire.
    Il "fondo" del margine della coclea, in altre parole. rispetto al fondo della sede su cui lavora,
    ha un "angolo di attacco" (facendo un paragone fuoristradistico) pari a zero, se non negativo.

    Al contrario, se il fondo è impreciso o non parallelo al piano di rotazione
    (non ortogonale all'asse),
    ci saranno settori di cerchio di rotazione della coclea in cui questa si avvicina al fondo
    (e la segatura che va sotto si comprime)
    (e questo è un difetto NON correggibile... se non con modifiche MOLTO laboriose...).
    Oppure, se il margine della coclea ha un margine smusso, non affilato, o peggio con la base inclinata verso l'alto in avanti,
    che fa da "invito" alla segatura ad infilarcisi sotto ...
    questa poi verrà compressa e si impaccherà fino a bloccarla.

    Ma...basterebbe una rifilata al margine e alla bronzina, e potrebbe funzionare meglio !

    Altro parametro che mi viene in mente adesso...
    Non tutte le coclee hanno lo stesso passo.
    Più il passo è "largo", più la coclea è "ripida", più la segatura fa fatica a salire...
    ma d'altro canto, se il passo è più stretto, la coclea girerà più veloce (per caricare lo stesso pellet),
    motoriduttore meno demoltiplicato...meno coppia a pari motore...più tendenza a bloccarsi a pari sforzo...



    Questo è solo un ragionamento logico ... come dicevo, senza esperienza...
    Discutiamone!

    Qualcuno ha niente da aggiungere, commentare, confutare, ribadire ...??

    Oppure...
    facciamo una piccola indagine statistica:
    elenchiamo tutte le stufe che si intasano con la segatura
    tutte quelle che non hanno problemi,
    e poi andiamo a vedere come sono fatte: tipo di bronzina (o bccola), distanza dal fondo,
    grado di rifinitura... passo... demoltiplica al motoriduttore...

    Avanti !!!
     
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    Premetto che non ho mai avuto problemi di coclea intasata forse anche perché il pellet che acquisto ha pochissima segatura. Durante l'ultima pulizia straordinaria però ho dato una bella aspirata al serbatoio e sono andato ad ispezionare con l'aiuto di specchi e luci il fondo del serbatoio attorno al perno della coclea. La bronzina dopo 5 anni sembra ancora intatta e la coclea gira a circa 1mm dal fondo. la parte sotto della coclea è perfettamente parallela al fondo dove gira e i bordi in quel punto risultano quasi taglienti. Direi quindi che la logica è di lasciare un po' di spazio sotto ma di evitare di comprimere la segatura utilizzando superfici parallele e bordi taglienti. Dimenticavo: io ho una Ravelli Lisa PLus.
     
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    Mario io possiedo una Montegrappa e questa sarà la sua quarta stagione d'utilizzo e sinceramente non ho mai smontato il gruppo coclea per fare manutenzione.
    Ho solo svuotato due volte il serbatoio pellet e ho aspirato l'eventuale segatura che ho trovato al suo interno.
    La coclea non si è mai bloccata in tutto questo periodo e ho notato, durante il funzionamento della stufa, che insieme al pellet cade contemporaneamente anche l'eventuale segatura presente.
     
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  4. LordCrawler
     
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    Ciao a tutti,
    anche io ho una Ravelli, la EVO24, in funzione da gennaio 2014 e non ho mai avuto problemi di coclea. Da progettista meccanico (non di stufe) posso dire che secondo me a fare la differenza è esclusivamente l'accoppiamento albero/bronzine. Ciò che probabilmente fa piantare le coclee è il disassamento dell'asse di rotazione causato dal gioco generatosi dall'usura delle bronzine. Posso sicuramente sbagliare perché non è il mio ramo, ma non credo che un po' di segatura possa riuscire a vincere la coppia di un motoriduttore. Delle buone bronzine, se accoppiate con il corretto grado di tolleranza ad un albero fatto bene e con il materiale giusto, possono durare anni.
     
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    Io al tubo dell'aspiracenere ho fatto una riduzione con un tubicino morbido in plastica trasparente che infilo negli anfratti inaccessibili, ovviamente prima passo il tubo grande e poi rifinisco.
    Per la statistica
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  6. Tix1
     
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    Io non ho mai avuto il problema, ho una Viviana Extraflame che sta iniziando la quarta stagione e, come Passero, non ho mai smontato la coclea. Un anno ho lasciato anche il serbatoio pieno di pellet, senza riscontrare problemi alla riaccensione.

    Probabilmente molto dipende dal tipo di pellet, non tanto come quantità di segatura ma come 'composizione' della stessa (magari contiene anche sabbia o polveri abrasive che danneggiano la bronzina).

    Poi per il blocco della coclea influisce sicuramente l'umidità dell'ambiente dove è posizionata la stufa, se lasciata carica per lunghi periodi di inattività.
     
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    ...immagino che...
    se nessuno fra quelli che hanno risposto ha mai avuto problemi...
    tantomeno starete lì a setacciare il pellet!

    (proprio pochi giorni fa c'era un post di qualcuno che chiedeva come setacciarlo...
    Non l'ho ritrovato e non saprei più dove cercarlo...

    Ma ricordo certamente che è un argomento negli anni ricorrente )
     
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    No Mario, io mai setacciato nulla....apro da un lato il sacchetto e svuoto tutto dentro al serbatoio.
     
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    CITAZIONE (Passero solitario @ 7/10/2016, 14:47) 
    No Mario, io mai setacciato nulla....apro da un lato il sacchetto e svuoto tutto dentro al serbatoio.

    Vuoi dire...così?
    https://stufapellet.forumcommunity.net/?t=49249689
     
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    Si Mario..... lo svuoto piano nel serbatoio.
     
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    Anch'io lo svuoto direttamente nel serbatoio senza mai setacciare.
     
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    Se ne parlava anche qui...
    https://stufapellet.forumcommunity.net/?t=53027331
    (non la ricrdavo)...

    ....

    macchè piano..io vado giù A BESTIA !!!
    Ficco dentro il sacco intero, e lo sfilo come un calzino!

    Sono un sostenitore dello SPORTELLO GRANDE !
    Il sacco deve entrare intero.
    Come uno squalo che si mangia un'orata in un boccone solo !

    Non sopporterei una di quelle stufette con lo sportellino da 20 cm...

    Edited by mariopagnanelli - 7/10/2016, 15:06
     
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    CITAZIONE (mariopagnanelli @ 7/10/2016, 14:55) 

    Stessa operazione, zero polvere, zero brontolio consorte....che non guasta mai
    Attached Image
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    Mario abbiamo anche una discussione sul metodo trovato da alcuni utenti per il setaccio.
    https://stufapellet.forumcommunity.net/?t=57437874
     
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    Esatto: la ricordo bene.
    Volevo tornare a cercarla.


    La cosa che mi preme, ai fini della presente discussione,
    era interpellare i "setacciatori", per far loro descrivere bene inconvenienti riscontrati,
    e metterli in relazione con i requisiti delle loro coclee.
    Potrebbe uscirne qualcosa di interessante e utile per tutti !
     
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35 replies since 7/10/2016, 01:19   3909 views
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