Come canalizzare una stufa non predisposta.

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  1. indaco1
     
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    E chi l'ha detto che non c'e' il dislivello?

    Dato che un'immagine vale piu' di mille parole dal basso delle mie inesistenti qualita' artistiche ho provato a fare uno schizzettino per dare un'idea di quello che avevo in mente:



    Qualche osservazione:

    - Il pricipale modo conosciuto per intubare in modo passivo i gas caldi provenienti da una sorgente di calore per convezione e' la cappa.

    - Come si vede dal disegno in teoria anche nel caso di un locale attiguo allo stesso livello un minimo di circolazione naturale potrebbe esserci. Gran parte del calore esce frontalmente, ma molte stufe ne emettono tanto anche sopra. Se in passato le cappe a tiraggio naturale sopra ai piani cottura erano di qualche utilita' anche con il calore di un fritto misto, a maggior ragione potrebbero esserlo su una stufa da riscaldamento

    - Nello schizzettino ho anche ipotizzato che la presa d'aria sia dal locale attiguo da riscaldare (come consigliato nel caso non sia possibile prenderla dall'esterno). Questo in teoria migliora ulteriormente la circolazione naturale perche' tende a creare un po' di depressione nel locale vicino e quindi a richiamare piu' aria dalla cappa

    - Nulla impedisce di aggiungere un aspiratore adatto nella canalizzazione sopra alla cappa. In teoria un aspiratore da ben dimensionato potrebbe addirittura equalizzare la temperatura dei due locali anche a stufa spenta.

    Ma restiamo al caso di circolazione naturale. Invece di tirare a indovinare se puo' funzionare o no, possiamo provare a fare una stima numerica.

    Ricavo da Wikipedia un'equazione dell'effetto del camino
    66c1c85e121b261940d7dc665ca99bcb
    it.wikipedia.org/wiki/Ciminiera

    In caratteri Q=C*A*SQRT(2*g*H*((Ti-Te)/T1))

    Dove:

    Q: portata associata all'effetto camino, m³/s
    A: area media della sezione trasversale della ciminiera, m²
    C: coefficiente di scarico (in genere assunto pari a 0,65÷0,70)
    g: costante di accelerazione gravitazionale (pari a circa 9.807 m/s²)
    H: altezza della ciminiera, [m]
    Ti: temperatura media all'interno della ciminiera, K
    Te: temperatura dell'aria esterna, [K]

    Questo ci consente di fare qualche ragionamento su quanto potrebbe tirare una cappa come questa che opera sull'aria calda sopra la stufa, molto meno calda dei gas combusti, e con una altezza limitata.

    Dalla formuletta si vede che:

    1) A parita' di altri fattori, un camino alto 1 metro (potrebbe essere il nostro caso) ha una portata che e' il 50% di un camino alto 4 metri. In altre parole la portata cresce con la radice quadrata dell'altezza.

    2) Molto spannometricamente a parita' di altre condizioni un camino come questo che opera su aria "tiepida" potrebbe tirare circa un po' meno della meta' di un camino che opera su fumi a 100 gradi.

    Svolgimento del calcolo: Nel caso "tiepido" diciamo aria nella cappa a 40 gradi centigradi (circa 310 kelvin) e aria nella stanza 20 gradi (290 kelvin) quindi il fattore sqrt((Ti-Te)/T1)) vale 0.26 circa.
    Nel caso "caldo" lo stesso fattore vale circa 0.58, che e' poco piu' del doppio.

    Insomma, una cappa con camino tiepido e basso come questo a parita' di sezione e altri fattori potrebbe tirare una quantita' di aria pari ad 1/4 - 1/5 di una camino di altezza normale con fumi a 100 gradi. Non e' una portata trascurabile.

    Pero' come gia' detto io per essere piu' sicuro metterei comunque un aspiratore, rendendo il dispositivo veramente molto simile a una cappa motorizzata da piano cottura.

    Il concetto principale e' che come metodo per captare l'aria calda da canalizzare da una sorgente di calore non predisposta e senza soffocarla, alterarne il funzionamento o rischiare di provocare incendi io userei una cappa che ha la caratteristica di poter stare ad una certa distanza e di sfruttare il movimento naturale verso l'alto dei gas caldi.

    Scusate se mi sono dilungato in ragionamenti fumosi..... e' colpa dell'insonnia. :rolleyes:



    PS: spiego meglio il disegno se non fosse chiaro

    A sinistra il locale attiguo, al centro in sezione la parete di separazione con evidenziate i passaggi dell'aria e la sezione di cappa e canalizzazione verticale, a destra il locale dove c'e' la stufa che e' a sua volta rappresentata dal rettangolo grigio.

    La freccia blu l'aria fresca risucchiata dalla stanza attigua (in realta' la presa d'aria della stufa sara' intubata, cosa che non ho evidenziato nel disegno).

    Le frecce rosse rappresentano i flussi d'aria calda. Gran parte va in avanti rispetto alla stufa (diciamo emessa da griglie frontali oltre che calore emesso per irraggiamento). Pero' una parte significativa dell'aria sale verticalmente (la freccia verticale sopra la stufa), viene captata dalla cappa, canalizzata nel "camino" e poi diffusa nel locale attiguo (freccia rossa verso sinistra).

    Certo, sarebbe meglio diffonderla in basso, nella stanza vicina potrebbero esserci fenomeni di stratificazione.... ma con la stufa a palla e confortato dal calcolino di cui sopra io conto che potrebbe esserci una buona circolazione che destratifica abbastanza. E se possiamo mettere aspiratori e destratificatori elettrici il problema non si pone piu'.
     
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143 replies since 31/12/2012, 16:56   35578 views
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