Stufe a biomassa, pellet e altro

Posts written by Harleyelectra

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    Corretto schema impianto.
    In ogni caso questo non è a norma perchè si suppone che la sommatoria dei 2 generatori superi i 35kW e quindi deve sottostare alla normativa e quindi agli adempimenti ex ISPELS ora INAIL, per evitare ciò bisogna interporre uno scambiatore che FISICAMENTE separi i 2 fluidi, tipo uno scambiatore saldobrasato e l'aggiunta di un'ulteriore circolatore con relativo controllo.

    Non lesinare con le valvole di intercettazione, in caso di guasto agendo su queste si può continuare ad usufruire dell'impianto intanto che si ripristina l'inconveniente, si installano su tutto ma mai sul vaso di espansione o sugli scarichi di sovrapressione o sovratemperatura se presente.
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    Ovvio che se affermo che è strano che nessuno si sia accorto delle anomalie, mi riferisco a chi ha detto questo:

    CITAZIONE (Sili8 @ 21/5/2015, 15:05) 
    il termotecnico ha detto che sono pochi per scaldare la cubatura e in più l'accumulo

    Questo persona ha detto una cosa parecchio inesatta:

    In un'impianto con volano termico (o inerziale), il generatore scalda PRIMA la casa e POI l'accumulo, non deve fare le due cose contemporaneamente, quindi il dimensionamento DEVE essere fatto sulla casa, se fa le due cose in contemporanea, l'impianto è da rivedere.

    Sulla bontà e sulla qualità del generatore che hai ora, mi astengo perchè non lo conosco, ma letto e riletto la discussione dell'epoca, qualche dubbio mi viene, ma non tocca il nostro discorso.

    Rispondo a caso alle domande che hai posto a raffica, sarebbe meglio fare una domanda alla volta per non creare confusione.

    ,cit: quando il circolatore impianto è acceso, e la caldaia pure, mi ritrovo due circolatori uno dietro l'altro, qualcuno dice che questo non va bene, perchè uno dei due circolatori lavora male e può bruciarsi con più facilità./cit

    Ho disegnato il circolatore caldaia nella mandata per far capire il concetto, in genere il circolatore caldaia è sul ritorno che comunque sempre c'è un T (tee) che porta al puffer e che eventuali scompensi di portata vengono assorbiti dal puffer, se fossero in serie con un tubo dritto tra l'uno e l'altro, magari qualche problema di cavitazione poteva esserci, ma con il T ed il puffer non esistono problemi, tengo a dire che il collegamento all'italiana non me lo sono inventato io e che funziona da anni in migliaia di impianti.


    Il puffer lascialo dove sta, rivedi i collegamenti, la sonda di minima del circolatore ambiente deve stare più attaccata possibile al punto di prelievo, ho scritto sul tubo del circolatore per indicare un punto sicuro , ovvio che non deve stare ad 1 metro dal puffer altrimenti non sentirà mai la temperatura, deve stare attaccato al puffer, anche in un pozzetto alla stessa altezza del prelievo, ma assolutamente non più basso per sfruttare in diretta la produzione della caldaia.

    cit:
    il lavoro che mi hai descritto, ( termostato sul tubo da fumo ndr) deve comunque andare ad agire sulla caldaia, sui collegamenti elettrici, se ho ben capito, vero? E chi è che può farmi questo lavoro sulla caldaia nuova senza che farmi perdere la garanzia?Deve farlo l'idraulico, l'elettricista che si occuperà del quadro elttrico o il cat della caldaia? /cit

    Se usi la caldaia vecchia, la garanzia è già scaduta.
    Su una eventuale nuova, poni come clausola di acquisto (scritta) questa modifica, in alternativa ti forniscano un contatto dalla scheda che assolva a questa funzione, se non lo hanno cambia marca.

    Per far capire come deve funzionare un'impianto a puffer questo video è interessante:

    https://youtu.be/uTGp2VCWRn8

    Edited by Harleyelectra - 21/5/2015, 17:51
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    CITAZIONE (Sili8 @ 21/5/2015, 11:22) 
    domanda: se la pompa si spegne, non corri il rischio che l'acqua in caldaia raggiunga temperature troppo elevate? Cioè se la caldaia si spegne quando l'acqua è a 70°, la temperatura del braciere è certamente molto superiore e se la pompa non fa circolare l'acqua, la temperatura della stessa sale fortemente, prima che si raffreddi la brace. No?

    Basta far fermare la pompa alla fine del ciclo di stop della caldaia, ovvero quando inizia la procedure di stop, viene fermato il carico pellet e viene portato al massimo l'estrattore fumi in modo che il residuo di brace venga consumato e la camera di combustione viene raffreddata, questo ciclo è a tempo, il quale è regolabile nei parametri della caldaia.
    Per fermare la pompa alla fine del ciclo, si può usare il metodo che usano nei termocamini e nelle termostufe, una sonda di temperatura (termostato)nel canale da fumo subito dopo la caldaia, regolata alla temperatura giusta, che dia consenso al circolatore a girare quando la temperatura del camino supera i 70° per esempio, al di sotto di questa temperatura, taglia l'alimentazione al circolatore.

    Va bene un termostato meccanico con bulbo e capillare da 50-300° , si trova come ricambio nei negozi di ricambi per elettrodomestici, è quello per i forni elettrici con un contatto in scambio che chiuda al superamento della temperatura impostata.

    Con 34kW di generatore il puffer è molto consigliato.

    Per il collegamento del boiler ACS mi ci vuole un pò di tempo per disegnarlo.
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    CITAZIONE (Sili8 @ 20/5/2015, 10:28) 
    A 60° la pompa verso i termo si fermava e prima che ripartisse si doveva accendere la caldaia che doveva rialzare di circa 5° 600 litri prima di riavviare l'impianto

    Impianto sbagliato purtroppo, trovo strano che non lo abbia notato nessuno.

    Il puffer nelle installazioni a pellet si collega in modo da sopperire ai tempi lunghi di avviamento caldaia per avere acqua calda immediata da mandare ai termosifoni quando il termostato ambiente fa partire il circolatore.

    Per fare questo si collega in 2 modi, all'italiana o alla tedesca, impiantistica simile ma non uguale, quello all'italiana è più immediato, quello alla tedesca è leggermente più lento ma altrettanto efficace.



    [IMG][/IMG]



    Il collegamento all'italiana prevede un T (tee) tra la mandata caldaia, il puffer e la mandata impianto, questo per fare in modo che il circolatore impianto prelevi l'acqua calda dal puffer quando la caldaia è spenta, una volta che il termostato nel puffer sente l'abbassamento di temperatura, questo da il consenso all'accensione della caldaia e quando arriva a regime e attiva il suo circolatore, l'acqua calda viene prelevata tramite il T ed immessa nell'impianto immediatamente senza passare per il puffer.

    Una volta che il termostato ambiente ferma il circolatore, l'acqua circola nel solo puffer spinta dal circolatore caldaia fino a quando quest'ultimo è alla temperatura impostata ed il termostato puffer spegne la caldaia.

    Stessa cosa per il sistema alla tedesca, solo che mandata caldaia e prelievo impianto sono sulla parte alta del puffer, il termostato di minima del circolatore impianto deve essere collocato sul tubo di ingresso al circolatore ambiente e non sul puffer per evitare il problema che hai esposto.


    PS non ho disegnato il termostato puffer sul collegamento all'italiana che comunque è uguale a quello della tedesca.

    Edited by Harleyelectra - 22/5/2015, 11:57
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    Non c'è trucco e non c'è inganno!
    In real time 4 pizze cotte nel mio forno a legna, guardare in HD con sottotitoli.

    https://youtu.be/IZCks6sc9hM
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    370gr Manitoba, 430gr Spadoni zero, 1/2lt acqua, 3-6 gr di lievito di birra, (dipende dalle stagioni, in estate anche solo 2 gr), 2 cucchiaini di zucchero di canna, 2 cucchiaini di sale fino, un cucchiaio di olio di semi.

    Impasto lento con rotoorbitale fino che non diventa setoso e non appiccica più, poi lavorata a mano per 5 minuti (anche meno)

    Impasto messo in cassetta con strofinaccio umido sopra. lievitazione per 4 ore, staglio di 4 panetti ed ulteriore lievitazione di 4 ore, 8-9 ore totali.

    Stesura e guarnizione a seconda dell'estro delle donne, li non metto becco.....

    Forno a legna in giardino sotto tettoia in legno, accensione 2-3 ore prima, quando la volta diventa bianca, ultimo carico di legna piccola per la sfiammata di temperatura, raccolta delle braci su un lato e chiusura parziale della bocca con un forato da edilizia per uniformare la temperatura senza farla scendere, temperatura al momento dell'infornata circa 400° in discesa.

    Cottura per 90 secondi le prime 2 pizze, la seconda infornata un 20 secondi in più, girata con palino ogni 30 secondi.

    PS Guai se manca quella pomodorini e cipolle e 4 formaggi ed in una ci deve essere salamino piccate, oh....
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    CITAZIONE (dodoapple82 @ 3/5/2015, 12:38) 
    devo cambiare la stufa perché non è sufficiente soprattutto nelle stanze più lontane, mi spiego meglio. Con qualsiasi potenza da 1 a 6 utilizzando pellet di ottima qualità i termosifoni più lontani rimangono tiepidi se non freddi cosa che non succede quando faccio partire l'impianto con la caldaia a a metano.

    Quello che devi sistemare è l'impianto, cambiare generatore non serve a nulla, avrai lo stesso problema anche se monti un generatore da 24kW.

    Al massimo monti un circolatore con prevalenza maggiore per far arrivare la circolazione anche nei termo più lontani.
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    CITAZIONE (PIETRO3 @ 2/5/2015, 11:24) 
    ... le case moderne troppo ermetiche non sono molto salutari se non hanno un corretto sistema per il ricircolo dell'aria. Ho degli amici che hanno infissi supertecnologici e si ammalano spesso e hanno seri problemi di muffa in casa.
    Nelle istruzioni degli infissi c'era scritto di aprire contemporaneamente tutte le finestre nelle ore più calde della giornata e far circolare in casa aria fresca per almeno 15-20 minuti...cosa che non fanno mai e penso facciano in pochi.

    Sindrome da camera iperbarica la chiamo io, quella degli integralisti del tutto stagno e tappato, e sono in tanti con questa fissa....

    Concentrazione di Biossido di carbonio, CO2 anche conosciuto come Anidride Carbonica, un sottoprodotto emesso anche dalla respirazione di umani ed animali, ristagna i casa se non si ha adeguata ventilazione e quindi un ricambio.

    cit:
    Respirare un'atmosfera particolarmente ricca di CO2 produce un sapore acidulo in bocca e un senso di irritazione nel naso, nella faringe e nella laringe; ciò è dovuto al suo reagire con l'acqua per formare acido carbonico.
    /cit (Wikipedia)

    Tanto bene non fa.....

    Le stufe e le idrostufe posizionate all'interno delle abitazioni hanno bisogno di un continuo ricambio di aria per funzionare e per questo hanno il ventilatore che forza l'espulsione, tanto espelle e tanto deve entrare in casa, e quindi il ricambio di aria è assicurato a patto di avere adeguate bocchette di reintegro o spifferi ...corposi :-)

    Personalmente ho una bocchetta da 100X100mm che assicura il ricambio dinamico dell'aria, ma è palesemente insufficiente perchè quando si attacca l'aspiratore della cucina e l'aspiratore del bagno, la fiamma della idro tende ad essere meno tirata e colorarsi di giallo arancio, segno inequivocabile di carenza di aria comburente, questa estate provvederò ad un'altra bocchetta da 100x100mm con le lamelle automatiche.

    bocca-ventilazione-automatica-74211-2189109



    Se c'è depressione si aprono, altrimenti rimangono chiuse.
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    CITAZIONE (caio 1 @ 29/4/2015, 14:32) 
    Nel salutarvi, mi viene da chiedere: e voi come avete passato l'inverno?

    Sicuramente al caldo, minimo 21.5° a idro spenta (di notte) e 23.5 fissi di giorno.

    Consumati 170 sacchi di Styria Pabst, per un costo di 688 Euro netti con produzione di acqua calda sanitaria, se confrontati con i 1930 euro di quando si andava a metano (per stare al freddo), ci ballano la bellezza di 1242 euro, levando 170 euro di fisso e per cucinare, sono 1072 euro in meno e con un confort nemmeno confrontabile.

    Già ordinato il rimpiazzo del pellet, 170 sacchi sempre dello stesso Styria Pabst, in modo che con i 40 sacchi che mi rimangono, ho una scorta di 210 sacchi, vedi mai che faccia un'inverno siberiano.....

    170 sacchi sono 0.94 sacchi al giorno (media su 180gg di riscaldamento), ovvero 14kg di pellet al giorno, ovvero 0.97 kg/h, in realtà sono un po di più di 1 kg/h, circa 1.2-1,3 kg/h perchè gli orari di accensione variano a seconda delle giornate, la media di Trilussa va corretta in base all'andamento stagionale che quest'anno non è stato particolarmente freddo.

    Pulizia ogni 7 giorni, passatina al vetro ogni 2.

    Concordo pienamente con Zio Kit sul fatto che sono anni che non prendiamo raffreddori o influenza, cosa che quando andavamo a metano succedeva ogni inverno.
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    CITAZIONE (excalibur54 @ 2/4/2015, 09:52) 
    A fine gennaio, poco prima di iniziare a passare a pellet, il consumo giornaliero del gas era di 12m3/giorno, per una spesa di 11Euro/giorno.
    Passando con il bruciatore a pellet, la settimana successiva, con le medesime temperature esterne, utilizzando 27kg di pellet .

    12 smc di metano sono(12x10.5) 126 Kwh/giorno
    27kg pellet sono (4.9x27)132.3 Kwh/giorno

    6.3 kwh/giorno persi dal bruciatore a pellet-caldaia.
    Moltiplicati per 31 giorni sono 195Kwh/mese, sono circa 40kg di pellet che volano per il camino.

    La perdita economica è relativa, non sono quei 12.8 euro/mese che mandano in rovina, ma dopo essersi impegnati in una riqualificazione energetica dell'abitazione sicuramente dispendiosa, questa è una macchia che bisogna eliminare ;-))
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    Con 1645 smc di metano si sviluppano 17272 Kwh di energia (10.5kw/smc fonte Eni), ovvero il fabbisogno annuale consolidato per l'abitazione.

    Visto che sono stati consumati 325 sacchi di pellet da 15kg e quindi sono 4875 kg totali e sapendo che 1 kg di pellet sviluppa circa 4.9Kw/kg, sono stati sviluppati 23887 Kwh di energia.

    Riassumendo:

    Metano 17272 Kwh
    Pellet 23887 Kwh

    Sono stati persi 6615 Kwh prodotti dal pellet in quella caldaia con quel bruciatore a pellet .

    Quel bruciatore, quest'anno si è mangiato 1350 kg che sono 90 sacchi, che corrispondono a 432 euro al prezzo che li paghi tu.

    Tutto questo a parità assoluta di temperature nell'arco delle 24 ore nell'abitazione.

    L'accoppiata bruciatore a pellet in quella caldaia è assolutamente deleterio.

    Con una buona caldaia a pellet con logica di funzionamento proprietaria, con rendimento (minimo) del 90%, avresti consumato 3915kg di pellet che acquistati in prestagionale a circa 4.2 euro/sacco sono circa 1096 euro che raffrontati ai 1530euro di metano sono 434euro di risparmio, in percentuale per scaldarti a metano avresti speso il 40% in più del pellet.
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    CITAZIONE (Walrus @ 20/3/2015, 15:41) 
    il fumo praticamente corre lungo il tetto e tutto felice rientra nel patio e vai felice e contento in ogni finestra che apriamo

    Classico esempio di sbocco di camino entro zona di reflusso.

    reflusso_posizione_camino_mini

    Basta smontare il terminale del comignolo in cemento ed allungare il tubo interno di 1 metro oltre l'attuale quota di sbocco e tutto si risolve, in seguito fare allungare la parte cementizia attorno al tubo da fumo dai muratori e nell'occasione far scivolare le coppelle isolanti nel tubo sottostante e nella parte sporgente.

    Consiglio coppelle isolanti alluminate per evitare che con il tempo avvenga lo sfaldamento della lana di roccia/vetro ed un paio di giri di nastro di alluminio attorno alle due metà a passo di 20cm uno dall'altro per evitare che con il tempo la colla della linguetta di giunzione si secchi e si apra.

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    CITAZIONE (Mike Landini @ 18/3/2015, 11:45) 
    No, ma per quello dovrebbe bastare la regolazione della temperatura.

    CITAZIONE (Mike Landini @ 18/3/2015, 11:29) 
    Per questo io il livello di potenza lo intendevo come un parametro "una tantum" che, una volta installata la stufa in quel determinato locale, non dovrebbe più servire.

    Ci si è mai chiesti perchè fior di aziende e di studi termotecnici, prevedano l'utilizzo della sonda esterna di temperatura per regolare il livello di potenza istantanea relativa dei generatori più evoluti (leggasi più costosi)?

    Forse per adeguarsi in tempo reale, al mutare delle condizioni climatiche esterne all'abitazione/alloggio e mantenere il livello di confort richiesto?

    Se arriva aria fredda dalla Siberia a-15°, la sonda esterna sente il repentino abbassamento e modula il generatore per la potenza massima disponibile, in questo modo il confort richiesto viene garantito, al verificarsi delle condizioni opposte, la sonda climatica fa modulare il generatore verso livelli di potenza relativa inferiori, questo per ottimizzare consumi e confort in base al variare delle condizioni climatiche.

    Nelle stufe cosiddette "economiche", ovvero di costo (ma sopratutto di installazione) relativamente limitato, questa funzione è sopperita dal livello di potenza regolabile manualmente, ovvero l'utente accorto, ha la possibilità di regolare il livello di potenza in base alla temperatura esterna ed alla stagionalità, ovvero un "facente funzione" manuale della sonda climatica di cui sopra.
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    E' una discussione con sole 5 repliche, non è un thread chilometrico da 300 repliche.....

    L'ho scritto nel secondo messaggio:

    CITAZIONE (Harleyelectra @ 9/12/2012, 08:45) 
    La termocoppia fumi si trova dentro il vano dove c'è l'estrattore fumi, se levi il Tee della canna fumaria dietro, vedi la termocoppia sulla destra e sporge circa 5 cm dal basso,
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