infreddolito perso
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Salve a tutti, ho trovato una caldaia Laminox Idro (Hydra 18 Kw) del 2013 in una casa che mia moglie ha acquistato nel 2021 (in collina, in Toscana – non esattamente al gelo).
L’abbiamo usata il primo inverno (2021/22), poi lo scorso anno si è guastata (aspiratore fumi rotto) e, visti i prezzi del pellet di un anno fa, e il fatto che si era quasi a fine inverno 2023, ho usato il GPL fino a fine stagione, senza notare un aggravio di costi. In realtà, fino a quel momento, non avevo capito perché tutti dicessero che con il pellet si risparmiava, perché a 2 sacchi e mezzo il giorno, che anche in tempi buoni sono 12/15 euro, non è che costi poco (l’anno scorso poi, era un costo insostenibile, anche più di 30 euro al giorno).
Quest’anno ho fatto sostituire l’aspiratore (forse era solo il condensatore, ma tant’è) e sono ripartito. Mi sono messo d’impegno per capire come mai consumassi così tanto, e penso di aver risolto il problema (e risparmiato più di una busta di pellet al giorno. Vorrei quindi condividere con voi (con i pochi rimasti che hanno ancora queste caldaie, direi) la mia esperienza.
Innanzitutto, partiamo da una situazione in cui la caldaia/stufa che sia riesca a riscaldare la casa più o meno bene. Se non siamo a questo punto, allora occorre prima arrivarci. Quindi, questo mini tutorial non è adatto a chi, come molti, scrive che la stufa/caldaia non riesce neanche ad arrivare alla temperatura acqua impostata, o non riesce a scaldare la casa. In questi casi, c’è un problema più grave che va risolto prima di procedere. Inoltre, stufa/caldaia e canna fumaria devono essere pulite, altrimenti i risultati potrebbero essere diversi.
Ho trovato la caldaia con quelle che, penso, fossero le impostazioni di fabbrica: Tipo Pellet: 0 Tipo Camino: 0 Coclea P1 2,5, P2 4, P3 5,3, P4 6,5, P5 7,7 Ventola fumi P1 1750, P2 1900, P3 2050, P4 2200, P5 2400
Primo passaggio: ottimizzare la combustione Questo è il passaggio fondamentale, e quello che consente la gran parte del risparmio di combustibile. Dovrebbe averlo fatto il CAT in fase di installazione, ma a quanto leggo in questo forum, non è sempre così. In effetti, non credo che la mia caldaia sia stata mai regolata.
Per ottimizzare la combustione occorre osservare la fiamma, osservare le condizioni all’interno della camera di combustione dopo un ciclo completo di accensione/spegnimento e osservare cosa esce dalla canna fumaria. L’ottimizzazione, anche se non perfetta (leggi più sotto), si può fare tranquillamente variando un unico parametro: tipo camino. Questo parametro regola i giri della ventola fumi, per adattarsi al tipo di canna fumaria che avete. Può essere regolato da -9 a +9, e ogni punto in meno diminuisce i giri della ventola, mentre ogni punto in più li aumenta. Nella mia caldaia, ogni punto significa un aumento/riduzione del 2,5%. Leggete il vostro manuale, perché in alcune caldaie questa percentuale è del 5%.
Come regolare questo parametro al meglio? Va aumentato se: - la temperatura fumi (visibile dal menu stato stufa) è troppo bassa (l’intervallo di temperatura fumi ottimale si trova nel manuale d’uso) - la camera di combustione si annerisce troppo, il vetro si annerisce facilmente - la fiamma è rosso/arancione e troppo blanda Va diminuito se: - la temperatura fumi (visibile dal menu stato stufa) è troppo alta - la fiamma è quasi bianca, troppo tirata con pellet che schizzano via dal braciere - la canna fumaria butta scintille e fuliggine Avere una combustione ottimizzata riduce i consumi perché se la ventola fumi è troppo bassa, la caldaia avrà poco ossigeno per bruciare i pellet, ci sarà più rifiuto e quindi non tutta l’energia contenuta nel legno verrà sprigionata. Al contrario, una ventola troppo alta porterà fuori molto calore, invece di usarlo per scaldare l’acqua/aria (a seconda della stufa/caldaia che avete. In entrambi i casi, è uno spreco.
Una volta che avete fatto i vostri esperimenti e trovato il miglior settaggio (quello che consuma di meno e che lascia la caldaia meno sporca (nel migliore dei casi, con solo cenere fine da aspirare e poca o niente fuliggine), potete, se volete, perfezionare il settaggio.
Ridurre i giri della ventola fumi di una certa percentuale, a tutte le potenze, funziona, e se non siete degli smanettoni va benissimo e potete anche fermarvi qui. Però, come forse avrete notato, la velocità della ventola non cresce (né diminuisce) proporzionalmente alla quantità di pellet. MI spiego: assumiamo che il massimo valore di giri sia 3000 (non lo so, ma più o meno siamo lì, tra 2800 e 3000), a caldaia spenta (coclea: 0) la ventola è anch’essa spenta (0 giri), giusto? Ebbene (vedi le mie impostazioni di fabbrica), già con coclea a 2,5, la ventola gira a 1750 (più della metà del massimo, il 58% circa). A potenza 5, 7,7 secondi (combustibile più che triplicato), gira “solo” a 2400 (l’80% del massimo). Questo significa che la ventola deve entrare in funzione, e girare abbastanza velocemente, anche con pochi pellet e fiamma relativamente bassa, poi all’aumentare dei pellet aumenteranno i giri, ma non così tanto.
Ne deriva che se abbasso il valore del 15% a potenza 5, probabilmente, a potenza 4 dovrò abbassarlo meno del 15%, a potenza 3 ancora meno, e così via per tutte le potenze. Non avendo una formula precisa, dovrete fare i vostri esperimenti e osservare la fiamma a tutte le potenze. Per fare questo, riportate tipo camino a 0, ed entrate nel menu “tarature fabbrica”, aggiustando la velocità della ventola potenza per potenza.
Fatto questo, vedrete che i vostri consumi con la caldaia/stufa a regime saranno decisamente più bassi.
Secondo passaggio: regolare la modulazione Quando la casa raggiunge la temperatura ambiente impostata (consiglio un semplice termostato che io ho installato in zona rappresentativa della casa), la caldaia va in stand-by o in modulazione, a seconda di come l’avete impostata. In stand by la caldaia è spenta, e quindi non consumerà niente, ma consumerà molto per riaccendersi quando la temperatura scende. In modulazione, la caldaia resta sempre accesa al minimo, quindi consuma, anche se poco, ma non ha bisogno di riaccendersi quando la temperatura scende e quindi non consumerà in quella fase.
Quale conviene di più? Dipende dal numero di accensioni giornaliere e anche dalla loro durata. Se basta accendere solo una volta per 3 ore al giorno, probabilmente conviene lo stand by piuttosto che la modulazione per 21 ore di fila. Diversamente, se la caldaia si accende più volte al giorno (magari perché è più freddo), allora conviene la modulazione. Essendo per me una casa del fine settimana, uso la modalità stand by nei giorni feriali, e passo alla modulazione nel fine settimana, quando vogliamo la casa calda, perché non avrebbe senso farla modulare per 5 giorni.
La modulazione corrisponde alla potenza 1. Io l’ho trovata con un valore di coclea di 2,5 secondi, come scritto sopra. Decisamente troppo. L’ho portata giù piano piano fino a 1, e consuma molto meno (ovviamente, consuma 1 invece che 2,5, quindi il 60% in meno di pellet). Penso di poter scendere ancora un po', vedremo nelle prossime settimane. L’importante è regolare il valore di coclea a potenza 1 in modo che la caldaia resti accesa con una fiammellina la più piccola possibile. Ovviamente, anche i giri della ventola fumi a potenza 1 andranno ridotti un po’ per non avere troppa aria.
In modulazione, c’è anche un altro vantaggio: ogni tanto, la temperatura acqua arriva a 55° e avvia il circolatore, poi il ritorno troppo freddo la riporta a 52° e il circolatore si spegne nuovamente. Qualcuno obietterà che questo, alla lunga, può danneggiare il circolatore, ma a quanto leggo in questi forum queste caldaie fanno un po’ tutte così. D’altronde, se c’è fiamma, prima o poi l’acqua, ferma nelle tubazioni, arriverà a 55… Il vantaggio è di avere termosifoni sempre tiepidi, con la temperatura di casa che riscende molto più lentamente ritardando di molto la successiva accensione.
Per quanto mi riguarda, sono sceso da 2 sacchi e mezzo (circa 37 Kg/giorno) a un sacco e poco più (circa 17 Kg). Un bel risparmio.
Ho anche provato a diminuire i valori di coclea (e, di conseguenza, quelli della ventola) a tutte le altre potenze, come ho letto anche qui in varie discussioni, ma non ho trovato un vero beneficio. Meno combustibile, più ore di accensione, e viceversa, quindi alla fine i consumi erano più o meno gli stessi. I due passaggi illustrati sopra, invece, mi hanno portato un beneficio immediato; non solo nei consumi, ma anche la caldaia meno sporca, quasi niente fumo nero e niente più scintille dalla canna fumaria. Evidentemente, i valori di ventola per la mia canna fumaria erano troppo alti.
Ci ho messo un po’ per arrivare a questa soluzione, perché la mia canna fumaria fa tre curve a 90° ed esce dalla cantina (dove la caldaia è posizionata) a soli 2,5/3 metri di altezza**. Insomma, non mi aspettavo di dover abbassare i giri della ventola, è stata la temperatura fumi alta, la fuliggine trovata sul pavimento sotto a dove esce la canna fumaria e le scintille che uscivano dalla canna stessa a farmici pensare. **Sì, lo so, l’impianto non è a norma. Purtroppo, è quello che ho trovato e quando avrò i soldi lo sistemerò (e cambierò anche la caldaia).
Spero che questo sia utile a qualcuno, se avete domande o volete commentare, sarò lieto di discutere con voi.
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