Guida DEFINITIVA per tarature Adler Mini 5

Tutte le tarature per risolvere i problemi comuni di questo modello

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    Ciao a tutt*,

    so che il titolo sembra arrogante ma è scherzoso (non troppo) :-)

    Dopo piu' di 15 anni passati a litigare con le stufe a pellet mi sono fatto una cultura su come hackerare questi oggetti capricciosi e rimediare alle scelte discutibili dei progettisti.

    Parlando di scelte ingegneristiche discutibili, la Adler Mini 5 che ho comprato un paio di settimane fa dopo la dipartita definitiva della mia vecchia Sideros Quadra 8, finora si e' rivelata un capolavoro di insensatezza e pessimo design.

    Dopo due settimane di improperi e tentativi (e otto sacchi di pellet di tre tipi diversi), condivido qui i trucchi per trasformare un oggetto che non avrebbe MAI dovuto passare i test di qualita' per la commercializzazione in una stufa funzionante.

    In fondo al post riporto per praticita' le istruzioni su come accedere al menu tecnico che ho trovato qui https://stufapellet.forumcommunity.net/?t=62664925 Grazie @renegade66! Se non fosse stato per la tua guida avrei già restituito la stufa e chiesto il rimborso.

    I due problemi principali di cui tanti si lamentano sul forum sono:

    1. Mancata accensione al primo tentativo, ok al secondo.
    2. Braciere che si intasa di cenere dopo poche ore.

    Problema 1: Mancata accensione.

    La mattina avvii la stufa, carica il pellet, la fiamma si accende ma poi scatta l'allarme per mancata accensione. Aspetti il ciclo di raffreddamento, riavvii, tutto funziona. Questo succede in quasi il 100% dei casi.

    Lasciate perdere chi vi chiede informazioni a proposito di pulizia, canna fumaria, presa d'aria, tipo di pellet ecc. Non c'entra niente: il problema si verifica anche con la stufa appena comprata, installata a regola d'arte e col pellet di cedro del Libano fatto a mano dai dervisci persiani.

    Quel comportamento dipende dal tempo di attesa per il raggiungimento della temperatura di soglia alla quale la centralina "capisce" che la fiamma si e' accesa. Il tempo impostato in fabbrica e' troppo breve (o la temperatura e' troppo alta). La fiamma si accende, ma prima che il sensore arrivi a 50 gradi scade il tempo (15 minuti), la centralina "pensa" che qualcosa sia andato storto e attiva la procedura di spegnimento. Il motivo per cui al secondo tentativo la stufa si avvia senza fare storie e' che, siccome la fiamma in realta' era gia' accesa, tutti i condotti sono gia' caldi.

    SOLUZIONE: Aumentare il tempo di "timeout" e/o abbassare la temperatura. I parametri che ho impostato io sono:

    01 Tempo massimo in minuti per l’accensione Load Wood: 18 minuti (e' il massimo impostabile)
    13 Temperatura minima fumi avvio: 40°

    In questo modo si accende sempre al primo tentativo. Se dalle vostre parti fa molto freddo, magari provate ad abbassare la soglia della temperatura a 35° o meno. D'atra parte, se il termometro rileva una temperatura superiore a 30° la fiamma è OVVIAMENTE accesa, a meno che non decidiate di accendere la stufa a ferragosto o la casa non sia in fiamme, no?


    Problema 2: Braciere intasato

    Dopo poche ore di funzionamento la combustione inizia a rallentare, la fiamma diventa giallo scuro, il vetro si annerisce rapidamente. Quando si spegne la stufa e si controlla il braciere lo si trova completamente intasato da un blocco compatto di cenere nera che arriva fino quasi al terzo anello di fori. In queste condizioni, e' impossibile riaccendere la stufa senza scrostare via quel panetto di carbonio compatto che chiamero' "La Mappazza".

    Aggiungo che la fiamma scura e l'annerimento del vetro sono provocati da combustione in carenza di ossigeno, il che comporta anche la produzione di grandi quantità di monossido di carbonio che, se tutto il circuito di scarico non è MOLTO ben sigillato, puo' anche diventare pericoloso.

    Il motivo di questo problema è che quel braciere, costruito in quel modo, NON PUO' FUNZIONARE. Non so se gli ingegneri che lo hanno progettato fossero ubriachi o solo incompetenti ma non c'e' modo che quella cosa possa fare decentemente il suo lavoro nel contesto delle leggi della fisica dei fluidi di questo universo.

    In tutte le altre stufe a pellet che conosco, il flusso d'aria passa da SOTTO il combustibile, dal basso verso l'alto. In questo modo, man mano che i pellet di legno bruciano diventano piu' leggeri, si rompono in pezzi piu' piccoli anche grazie all'impatto dei pellet nuovi che cadono dal condotto di carico, ed il flusso d'aria li spara fuori dal braciere tenendolo pulito.

    In questo modello, invece, su 33 fori per il passaggio dell'aria solo 13 sono sul fondo del braciere, gli altri 20 sono sui lati, disposti in tre anelli. Percio' la pressione dell'aria pompata dalla ventola fumi si distribuisce perlopiu' SOPRA il punto in cui avviene la combustione anziche' sotto.

    La pressione del flusso dell'aria che proviene dal basso verso l'alto è troppo bassa per riuscire ad espellere efficacemente le ceneri, che quindi si accumulano sul fondo intasando i fori. E una volta che quei fori sono completamente chiusi, capite bene che il problema non fa che peggiorare: a questo punto tutta l'aria arriva solo dai lati del braciere anziche' da sotto, nemmeno un grammo di cenere viene piu' espulso (non c'e' piu' un flusso d'aria dal basso) e i residui di combustione non fanno altro che continuare ad accumularsi strato su strato finche' il braciere non si riempie completamente. Nemmeno la ventola fumi alla massima potenza durante la procedura di pulizia braciere o spegnimento riesce ad espellere quel blocco di carbone pesante e compatto (aka: La Mappazza).

    Un braciere disegnato in quel modo non puo' che produrre quel risultato. E' un design completamente privo di senso.

    SOLUZIONE: Modificare il braciere.

    Dopo molti tentativi, ho scoperto che la configurazione che funziona meglio è quella che prevede di chiudere 18 fori su 33, lasciando aperti solo quelli sul fondo, parte di quelli della prima fila e due della seconda fila.

    Esatto: piu' della meta' dei fori previsti dai progettisti non sono soltanto inutili ma incasinano il funzionamento della stufa e rischiano persino di essere pericolosi perche' mandano rapidamente la combustione in carenza di ossigeno.

    Per tappare i fori ho usato dei dadi/bulloni in acciaio inox da 4mm di diametro, lunghezza almeno 10mm. I fori del braciere sono da 5mm, quindi in teoria vanno bene anche bulloni da 5 ma ho pensato alla dilatazione termica ed ho voluto lasciare un po' di spazio. Mi raccomando, niente ottone o altri metalli: rischiano di fondere. Solo inox. Non è necessario stringerli tanto. Io li ho avvitati a mano senza attrezzi. L'importante e' che siano fermi. La dilatazione del metallo farà il resto.

    Questa la configurazione dei fori da chiudere, in dettaglio, dall'alto verso il basso:

    Anello 3 - 8 fori: tutti chiusi.
    Anello 2 - 6 fori: tutti chiusi ECCETTO i 2 dalla parte opposta alla candeletta di accensione. Servono a fornire un po' di ossigeno aggiuntivo alla camera di combustione. Migliora la combustione per lo stesso principio della Secondary Air Injection che si usa nei motori delle auto.
    Anello 1 - 6 fori: tutti aperti ECCETTO i 2 ai due lati della candeletta di accensione. Dal foro ad arco che ospita la candeletta passa già un sacco di aria, quei due fori possono essere "sacrificati" per aumentare la pressione dell'aria che passa dagli altri.
    Fondo - 13 fori: tutti aperti.

    In aggiunta alla modifica del braciere, e' necessario aggiustare alcuni parametri della centralina:

    03 Intervallo in minuti tra pulizie braciere: 30'
    Di default era 45'.

    12 Durata pulizia braciere in secondi: 60"
    Di default era 15". Ridicolo, non serviva a nulla.

    06 Tempo di on in coclea alla potenza 1: 0,9"
    Di default era a 1,2" e caricava davvero troppo troppo pellet, strozzando la combustione. Fra l'altro, in questo modo si risparmia il 25% di pellet rispetto alle impostazioni di fabbrica in modalita' Eco, e vi assicuro che la combustione avviene in modo cosi' efficiente che scalda anche troppo. Sto pensando di provare a portare il parametro a 0,8" ma tutto sommato va bene cosi', l'importante e' che non si formi La Mappazza e con questa impostazione il braciere rimane perfettamente pulito anche dopo molte ore.

    18 velocita' estrattore fumi alla potenza 1: 1270
    Di default era 1250. Venti giri di differenza sembrano pochi, ma con un braciere cosi' piccolo si vedono gli effetti sull'efficienza della combustione, credetemi.

    In questa configurazione, la pressione dell'aria che proviene da sotto il braciere e' sufficiente a tenerlo pulito anche dopo molte ore di funzionamento e ormai da diversi giorni la stufa sta finalmente funzionando bene: la fiamma e' sempre guizzante e bianca (a volte fa proprio un bel rombo da postbruciatore di F-16), il vetro si sporca poco, scalda bene, il braciere resta pulito anche dopo molte ore e non si forma La Mappazza.

    Qui sotto le istruzioni per modificare le impostazioni del menu tecnico, coi valori dei parametri di fabbrica. Grazie ancora @renegade66.

    ##################################

    Display 3 tasti centralina micronova

    TARATURE BASE - pellet - fumi - ventola aria
    Premi 1volta tasto - compare set premi on-off finche compare ut04 e 00 allora scorri con + fino a
    menu C9 poi premi on/off - CPel 0 on/off - CAsp 0 on/off - CFan 0 con + o - cambi la percentuale nei vari menu

    Scriversi i valori originali di tutti i parametri prima di effettuare modifiche, e variarli poco per volta.
    Da A9 si accede ai vari parametri che consentono di ottimizzare la stufa

    Come entrare nel menu tecnico
    Premi 1volta il tasto - compare set premi on off fino a ut04-00 scorri con + fino a A9 e premi on off e sei dentro i parametri,
    premendo on off si passa da un parametro all'altro, premendo + o - si varia il valore dopo la virgola

    01 Tempo massimo in minuti per l’accensione Load Vood - 18'
    02 Tempo in minuti di stabilizzazione fiamma fase "FirE on - 05'
    03 Intervallo in minuti tra pulizie braciere - 45'

    04 Tempo di on in secondi coclea nella fase Load vood - 1,2"
    05 Tempo di on in secondi coclea nella fase FirE on - 1,0"

    06 Tempo di on in coclea alla potenza 1 - 1,2"
    07 Tempo di on in coclea alla potenza 2 - 1,4"
    08 Tempo di on in coclea alla potenza 3 - 1,7" - 1,6"
    09 Tempo di on in coclea alla potenza 4 - 1,9" - 1,8"
    10 Tempo di on in coclea alla potenza 5 -2,2" - 2,0"

    11 Ritardo degli allarmi in secondi 120" non toccare impostazione di fabbrica
    12 Durata pulizia braciere in secondi 30"

    13 Temp minima fumi avvio - 50°
    14 Temp max fumi - 255° non toccare impostazione di fabbrica
    15 Temp fumi spegnimento - attivazione ventola aria calda 65°

    16 velocita estrattore fumi nella fase “LoAd Wood” 950
    17 velocita estrattore fumi nella fase “FirE on” 1050

    18 velocita estrattore fumi alla potenza 1 1250
    19 velocita estrattore fumi alla potenza 2 1400
    20 velocita estrattore fumi alla potenza 3 1550
    21 velocita estrattore fumi alla potenza 4 1700
    22 velocita estrattore fumi alla potenza 5 1850

    23 ventilatore aria calda alla potenza 1 18
    24 ventilatore aria calda alla potenza 2 20
    25 ventilatore aria calda alla potenza 3 22
    26 ventilatore aria calda alla potenza 4 24
    27 ventilatore aria calda alla potenza 5 26
    28 Parametro in off

    per azzerare le ore service ut04 pr55 set

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