SUGGERIMENTI UTILI PER MODIFICA A NOCCIOLINO

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    A settembre ho adeguato i parametri della caldaia dopo aver modificato il crogiolo per poter bruciare nocciolino.
    Dopo aver trovato un accettabile equilibrio tra velocità di estrazione dei fumi e caduta del nocciolino avrei potuto ritenermi soddisfatto di aver assicurato alla famiglia il riscaldamento a prezzi contenuti dato la speculazione sul prezzo del pellet.
    Dopo circa tre mesi ho realizzato che andare a nocciolino significa:
    1) dover privilegiare l'acquisto di nocciolino disoleato, lavato e depolverizzato.
    2) fare delle pulizie giornaliere più accurate.
    3) provvedere ad una pulizia generale senza aspettare il fine stagione.

    Ho anche capito di quanto sia importante il corretto posizionamento della canna fumaria. Fortunatamente la mia dopo la T che la collega alla caldaia sale in verticale per tre metri all'interno ed uno sul tetto che ho coibentato con lana di vetro posta tra il tubo e dei quadrotti di cemento 40x40x25.

    Durante le pulizie giornaliere osservando il crogiolo notavo un importante residuo di creosoto, indicatore di contaminanti comunque presenti nel nocciolino ma soprattutto di una combustione non ottimale (così ho letto); guardando poi la cenere notavo che le dimensioni dei granelli di cenere erano un po' grandi (altro indicatore che richiedeva un miglioramento della combustione) come pure la presenza di nocciolino sia parzialmente combusto che per niente combusto.
    Ho capito che la causa dello spreco era la velocità dei fumi che spingevano fuori dal crogiolo nocciolino acceso insieme a quello che cade dallo scivolo di dimensioni ridotte.
    Utilizzando un pezzo di circa 20 cm di tubo di acciaio avanzato nel corso dell'installazione della caldaia ho realizzato un prototipo di prolunga con due alette che vanno di fronte allo scivolo che fortunatamente si infilava perfettamente nella prolunga rimovibile del crogiolo.
    La situazione è così migliorata. Quasi azzerata la dispersione di nocciolino non bruciato e ridotta la formazione di creosoto.
    Dopo circa venti giorni decido di rendere l'accrocco definitivo usando la parte di tubo che mi avanza, quindi realizzo una prolunga con una sola aletta laterale di dimensioni maggiori e lunga quasi 40 cm.
    Risultato:
    1) niente più nocciolino nel cassetto della cenere.
    2) cenere più fine, di colore più chiaro e senza più residui di nocciolino parzialmente combusto.
    3) rendimento della caldaia migliorato con conseguente minore consumo di nocciolino e raggiungimento della modulazione in tempi inferiori.
    4) braciere senza più noiose incrostazioni che andavano letteralmente scalpellate via per poter sfilare la piastra forata a 2,5mm.
    5) creosoto ridotto al minimo sindacale dovuto alle impurità contenute nel nocciolino.
    6) niente più mancate accensioni.

    Perché, altro aspetto noioso era che ogni tanto dovevo fare i conti con mancata accensione (4 o 5 in 5 mesi).
    Osservando il carico iniziale di nocciolino avevo notato come questi durante la caduta andasse ad accumularsi sul lato sinistro del crogiolo e di come tendesse poi a scivolare verso il centro del crogiolo dopo essersi formata la montagnetta a sinistra. Solo dopo il nocciolino cominciava a depositarsi in avanti, in prossimità della candeletta. Ciò comportava uno scorrere passivo del tempo previsto per l'accensione prima che il nocciolino entrasse in contatto con la candeletta cominciando così a fumare.
    Ho risolto con un foglio di alluminio da cucina piegato e arrotolato e posto fra la base del braciere e la piastra di acciaio forata. Collocato in posizione opposta a dove si trova la candeletta. Adesso il nocciolino non si accumula più come prima perché la nuova disposizione della piastra inclinata verso la candeletta favorisce l'accumulo di nocciolino nei suoi pressi agevolando così il contatto tra essi.
    Report:
    1) nessuna seguente mancata accensione.
    2) accensione in tempi più brevi.
    3) aumento della distanza fra base del crogiolo e lato inferiore della piastra con conseguente possibilità per l'aria di passare attraverso tutti i fori della piastra prima parzialmente impedita dalla forma stessa del crogiolo e dalla piastra a diretto contatto.

    Cosa è cambiato?
    Prima l'interno del crogiolo presentava accumulo cristallizzato di colore nero difficile da rimuovere al punto che per estrarre la piastra per pulirla dovevo battere l'accumulo con un cacciavite a taglio.
    Di fatto per qualche mese ho avuto il timore di rompere il crogiolo ma dopo aver posizionato il distanziale non si forma più quello spesso deposito sia sulla piastra in acciaio che ai lati del crogiolo.
    Il crogiolo si presenta con una patina biancastra che si pulisce con una passata leggera di spazzola in ferro. Spazzola che uso per pulire anche la piastra.

    Sono consapevole che probabilmente non ho fatto nulla di eccezionale ma lascio comunque questa testimonianza sia per chi non è totalmente soddisfatto della modifica per andare a nocciolino sia per chi riterrà opportuno provarci, quanto meno per verificare se ciò che ho scritto corrisponde al vero.
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    ZEUS

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    per le modifiche uso questa con fori da 3mm maggiorati a 3,5mm spessore 3mm
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