Realizzazione fotovoltaico ad isola con accumulo, senza interscambio.

(fai da te)

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  1. CrossfireX
     
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    CITAZIONE (mariopagnanelli @ 18/10/2016, 01:27) 
    Mi raccomando la valvola miscelatrice termostatica...


    ...hai anche la lavastoviglie?

    mmh.. devo metterla a monte della lavatrice? no lavastoviglie nada.
     
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    Anche io ho il pannello ACS ma mi chiedevo, come fate a mandare acqua calda alla lavatrice o lavastoviglie. Quando parte il lavaggio , carica max 5/10 litri di acqua e dal pannello agli elettrodomestici ci sono minimo 1 piano di dislivello. Quando carica acqua calda, arriva sempre fredda....
     
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    Nel tuo caso ci vorrebbe la pompa di ricircolo
     
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    Non vedo il risparmio....
    50w ( consumo pompa ricircolo all'ora ) x 24h = 1.2 kW giorno
    1.2 x 365gg = 438 kW
    438kw x 0.25€ a kW = 110€
    Partendo dal presupposto che tutti abbiamo il pannello sopra a casa, non vedo il risparmio ad attaccare la lavatrice all'acqua calda
     
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    CITAZIONE (wroclaw @ 18/10/2016, 10:00) 
    Non vedo il risparmio....
    50w ( consumo pompa ricircolo all'ora ) x 24h = 1.2 kW giorno

    Certo concordo con te, anche se la notte la pompa potrebbe restare spenta
     
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  6. CrossfireX
     
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    CITAZIONE (wroclaw @ 18/10/2016, 10:00) 
    Non vedo il risparmio....
    50w ( consumo pompa ricircolo all'ora ) x 24h = 1.2 kW giorno
    1.2 x 365gg = 438 kW
    438kw x 0.25€ a kW = 110€
    Partendo dal presupposto che tutti abbiamo il pannello sopra a casa, non vedo il risparmio ad attaccare la lavatrice all'acqua calda

    ma scusami proposta banale la mia.. ma se fai fare un risciacquo prima di azionarla?
     
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    CITAZIONE (wroclaw @ 18/10/2016, 10:00) 
    Partendo dal presupposto che tutti abbiamo il pannello sopra a casa,

    Sì.
    Partendo dal presupposto.

    Ma non tutti hanno la circolazione naturale (e "il boiler" sul tetto, come in realtà volevi dire...).

    (hai messo tubo SOTTILE (12 - 14... diciamo un 3/8) nella discesa?
    Fa un po' di resistenza, sì, ma se nella tua zona la pressione è adeguata, si usa bene lo stesso,
    la portata è accettabile, e la massa d'acqua da "ricambiare" prima che arrivi la calda
    si riduce )

    ...

    Però... c'è chi ha la C.F. ... e il boiler più vicino
    (e se non fai prelavaggio... puoi "tirare" un po' d'acqua dal rubinetto a perdere)

    .............

    Comunque, certo: il ricircolo nonlo farei.
    Piuttosto, tubi scaldanti
     
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    Ho la CF e tubi da 1/2"
    Alla mia lavatrice e lavastoviglie non é possibile bypassare il prelavaggio.
    A me non conviene.
    Differentemente, se hai la possibilità di avere la ACS calda sempre appena apri il rubinetto, allora si che conviene.
     
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    CITAZIONE (wroclaw @ 20/10/2016, 12:24) 
    Ho la CF

    Ma...ci sono novità che non sapevo?

    Io ricordavo che (non era previsto, e non hai predisposto passaggio tubi non ricordo dove...)
    avevi il solare termico a circolazione naturale.
    Anzi, heat pipe
    (non cambia niente... l'accumulo è sempre sul tetto, sopra il pannello...)


    I tubi da 1/2 ... come spiegato, per i miei gusti contengono troppa acqua,
    da buttare via tutte le volte.
    Preferisco 3/8.

    Passa tutta l'acqua di cui abbiamo bisogno lo stesso.
    Ci sono case con l'intero impianto da 3/8...
    nessuno se ne accorge !


    La valvola deviatrice che ho messo nel braccio doccia,
    ha delle "luci" che saranno 4 mm scarsi ! (o forse 3...)

    https://stufapellet.forumcommunity.net/?t=59253614
     
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    No Mario, sempre avuto il pannello heatpipe e sempre a CF non a caduta ( se ho capito bene io cosa intendi per circolazione naturale )
     
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    Mi sembrava di ricordare che NON hai il boiler doppia serpentina,
    perchè ce l'hai sul tetto, sopra il collettore...

    .........
    - "a caduta" è un'altra cosa... si usa pochissimo, e solo in zone a fornitura d'acqua discontinua...
    (e comunque... "a caduta" è l' ACS. Non il fluido termovettore, che gira a circuito chiuso)

    - CN circolazione naturale propriamente detta: con collettore a pannello piano, il fluido termovettore si scalda nel pannello, e circola per gravità (circolazione naturale = per dilatazione termica l'acqua calda è più leggera della fredda, e quindi sale verso l'alto, rimpiazzata gradualmente dalla fredda che scende) salendo naturalmente nel boiler soprastante i pannelli.

    CF circolazione forzata = sul tetto ci sono solo i collettori/pannelli.
    La tubazione contenente il fluido termovettore (glicolata) porta alla serpentina nel boiler a una quota inferiore (in casa), e la circolazione avviene tramite un circolatore elettrico azionato da una centralina che dà corrente quando T collettore > T boiler. Freni gravitazionali (apposite valvole di non rotorno) impediscono la circolazione naturale,
    che potrerebbe allo spreco del calore.

    Heat pipe: i bulbi di ciascun tubo di solito pescano direttamente nella parte bassa del bolier e lì avviene lo scambio con l' ACS... senza bisogno di una "glicolata" come fluido termovettore.
    Poi se possiamo considerare "circolazione naturale" quella del gas che ciclicamentecondensa e rievapora all'interno dell' heat pipe (spero di ricordarmi bene.. me lo ero letto in fretta...)... va bè, va a gusti.
    Poi mi pare ci sia una variante dell' heat pipe che non butta direttamente nel boiler, ma in una tubzione a sua volta
    facente parte di una CF... non lo so...

    Comunque: mi pare di ricordare che tu hai il boiler sul tetto... giusto?

    Edited by mariopagnanelli - 24/10/2016, 00:00
     
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  12. claudio_co
     
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    Ieri ho partecipato ad un convegno su Smart cities e smart grid.

    Si è parlato anche di accumulo elettrico ed impianti off-grid.

    La situazione è decisamente FOSCA: visto che qui si parla di accumulo elettrico vi racconto cosa è stato detto.

    In primo luogo una definizione: gli utenti si dividono in DUE categorie:
    - Utenti passivi, che comperano energia elettrica per il loro consumo immediato e NON producono corrente elettrica in alcun modo
    - Utenti ATTIVI che comperano energia ma che con un qualsiasi sistema sono in grado di produrre il 220V, ad esclusione dei sistemi UPS che si limitano ad intervenire quando l'Enel toglie corrente

    Sono quindi utenti ATTIVI tutti coloro che hanno fotovoltaico, generatore eolico O SISTEMA DI ACCUMULO.

    Già che ci siamo preciso anche che questo che sto dicendo è un regolamento già approvato che entrerà in vigore definitivamente il 1 Luglio 2017, con obblighi retroattivi.

    La teoria: il sistema di accumulo è un sistema dotato di batterie che vengono caricate da una sorgente (non importa quale) definita come "economica" e che prelevando la corrente dalle batterie stesse è in grado di generare un normale 220V (o trifase nei casi di maggiore potenza) destinato ad alimentare i carichi "locali".

    Bello ma totalmente FALSO.

    Questa può essere la VOSTRA idea dell'impianto di accumulo ma non è l'idea del legislatore che, aizzato da non si sa bene chi, ha progettato una cosa dove quella sopra è UNA POSSIBILE applicazione, ma non l'unica applicazione del sistema di accumulo che magari volete comperare coi vostri soldi e montare in casa vostra.

    Guardando con attenzione i 3 possibili schemi applicativi "ammessi" si vedono delle piccole, quasi trascurabili, anomalie che hanno convinto me ed alcuni altri ad approfondire col relatore bombardandolo di domande ben precise. Per semplicità ricapitolo e riassumo facendo un esempio solo.

    Il caso più semplice: l'accumulo caricato dalla rete ENEL.

    Bene, in questo caso io ho un circuito di carica delle batterie, le batterie, ed un inverter: la mia idea è comperare corrente la notte, caricare le batterie, e durante il giorno utilizzare la corrente immagazzinata nelle batterie per alimentare i carichi di casa.

    Semplice, vero? Ma perché in quel caso ci vuole un contatore BIDIREZIONALE? Io compero la corrente di notte e la uso di giorno senza mandare un singolo mW verso la rete dell'Enel, quindi a che serve il contatore BIDIREZIONALE e perché dovrei avere una certificazione sull'inverter?

    La risposta a queste due domande è davvero ALLUCINANTE e sottende una trappola nella quale far cascare tutti i FESSI che compereranno un impianto di accumulo credendo di risparmiare.

    Premetto che con le informazioni che abbiamo ORA non è possibile dire che sicuramente avverrà ciò che io sto per dirvi.

    Giulio Andreotti diceva "a pensare male si fa peccato, ma molto spesso ci si azzecca!!" eccovi allora lo scenario che col cavaturaccioli siamo riusciti a far "ammettere" al relatore.

    La certificazione che dicevamo sopra è necessaria perché l'accumulo che VOI compererete e farete installare in casa VOSTRA sarà di fatto un elemento della SMART GRID gestita da Terna.

    Come certamente sapete uno dei più grossi CASINI in cui Terna si dibatte quotidianamente è dato dalla imprevedibilità della generazione fotovoltaica/eolica, ragione per la quale vengono tenute in stand-by alcune centrali in modo da poterle avviare velocemente quando c'è domanda e rimandare velocemente in stand-by quando c'è sovrapproduzione.

    Idea galattica: usiamo anche quei fessi che hanno montato l'accumulo! Ciò vuol dire che nel momento in cui Terna individua una sovrapproduzione dirà a tutti gli impianti di accumulo di PRELEVARE corrente dalla rete ENEL e tutte le volte che ci sarà scarsità dirà agli impianti di accumulo di EROGARE corrente verso la rete.

    Ora a parte il non trascurabile fatto che le batterie magari NON GODONO, e comunque sono MIE e non di Terna, quand'è che ci sarà da prelevare corrente dall'ENEL? Ovviamente di giorno, quando il sole è alto ed il fotovoltaico POMPA AL MASSIMO. E quanto si pagherà questa corrente? Beh per come stanno le cose oggi si pagherà a TARIFFA MASSIMA, quella che oggi si chiama Fascia F1 (sicuro oltre 22centesimi/KW).

    Poi la rendiamo, ok, ma quanto viene pagata la corrente che si immette in rete? 11 centesimi/KW?

    Quindi l'utente monta a sue spese un impianto di accumulo e qualcun'altro, a piacer suo, gli impone un esborso "non voluto" ed un (parziale) recupero della spesa ulteriore sostenuta a comodo del GSE.

    Ripeto: non c'è evidenza nel regolamento che questa ipotesi sia corretta, ma non c'è evidenza del contrario e sicuramente il fatto che Terna userà le VOSTRE batterie è palese dagli "obblighi" derivanti dalla certificazione.

    In questa ottica CONVIENE montare un accumulo? Notate che se lo montate oggi, che il regolamento NON è ancora in vigore, ciò non di meno a partire dal 1 Luglio DOVRETE riportare l'impianto a norma e quindi CONSENTIRNE l'uso.

    Qualcuno domanda "ma se io monto solo un caricabatterie ed erogo corrente su di una presa DIVERSA dal circuito ENEL non sono a norma?".

    Non si sa. Il regolamento NON PREVEDE impianti off-grid, e quindi o gli off-grid sono illegali o non rientrano nella normativa, la quale, tuttavia, prevede SOLO ed ESCLUSIVAMENTE una sola eccezione: la categoria degli UPS ossia di quei dispositivi DESTINATI AD INTERVENIRE IN ASSENZA DI EROGAZIONE DALLA RETE.

    In altre parole SEMBRA CHE, alla luce di ciò che ci è stato presentato ieri, l'unica categoria "prevista" come eccezione sia quella delle alimentazioni di emergenza intese come di backup quando la rete CADE e non l'impianto off-grid.

    Non appena mi arriveranno gli atti del convegno preparerò una serie di JPG che, se autorizzato dai moderatori, posterò qui.

    Saluti a tutti.
    Claudio
     
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    Assolutamente si, quando vuoi continua a darci news. Comu que belle notizie ci porti
     
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    Le smart grid saranno il futuro ma non mi risulta che in giro per il mondo ci siano reti di distribuzione con in funzione un sistema intelligente di questo genere salvo qualche caso isolato di sperimentazione (mi pare un quartiere di una grande città australiana e forse poco altro).
    Figuriamoci Terna....
    Detto questo, per il momento i sistemi di accumulo rappresentano un costoso sfizio estremamente dannoso per il portafoglio
     
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    Manca solo che il governo vari la Ius primae noctis e poi abbiamo toccato il fondo.
     
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