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claudio_co.
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Personalmente sento "puzza di bruciato".
Ecco perché, se faccio un impianto ad isola, lo vorrei ISOLATO DAVVERO.
Mi spiego meglio: il fatto che io PRELEVI corrente dai fili che Enel o chi per lui mi porta in casa a caro prezzo è una situazione comune a qualche MILIONE di famiglie in Italia. Posso fare un contratto minimo ed avere consumi minimi, nessuno se ne stupisce perché magari quella è una residenza largamente secondaria dove non ho elettrodomestici e dove vado di rado.
Ma se comincio a RIVERSARE verso ENEL anche solo 1W di potenza ecco che fuoriesco dalla massa ed entro nella sezione "autoproduttori".
In questo momento un autoproduttore non ha svantaggi grossi, salvo magari dover pagare un contatore diverso (bidirezionale) e dover stipulare un contratto di scambio sul posto.
Magari anzi ha qualche vantaggio perché gli viene dato un contributo dell'X% sull'investimento.
Ma domani?
Faccio due esempi in settori "energetici".
1) Ve la ricordate quella del "superbollo" da 700.000 lire sulle auto a gasolio che "improvvisamente" il governo mise su queste auto? Semplicemente avevano bisogno di $oldi....
2) Molto più recentemente avete visto cosa è successo alle aziende che hanno investito in tetti fotovoltaici nell'intento di "auto-prodursi" la corrente elettrica? Ecco adesso pagano una tassa sulla corrente elettrica che auto-producono ed auto-consumano, una tassa che è comparsa all'improvviso e che a molti ha fatto dire un bel "ma chi me l'ha fatto fare!!!".
Avete provato ad "investigare" cosa succederebbe se distillaste in casa un pò di alcool da addizionare alla benzina? Magari usando liquidi fermentati di scarto.....
No, se facciamo entrare lo Stato nelle nostre piccole cose finiremo per trovarci un bel decreto ceh ci fa pentire di esserci invischiati...
Opinione mia, è ovvio.
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E se volessi pensare ad un nuovo impianto ad Isola? |
