Stufa TESI cs thermos: funzionamento PELLET e MAIS.

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    pietra focaia

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    Ciao ragazzi
    come ha gia detto mastro ieri ci siamo scambiati i pellet quindi anche io ho potuto provare il binder
    cosi ho avuto la possibilita' di confrontare il mio geenenegie di cui ho parlato in precedenza con un un pellet di qualita' indiscussa
    il risultato è stato a dir poco sorprendente, nel senso che i due pellet sono quasi indistinguibili ,infatti l'unica differenza è la produzione di ceneri che nel binder con i suoi 0.19% rimane da primato ....
    per quanto riguarda il calore porodotto invece i due pellet sono praticamente uguali

    ho fatto questo test:
    situazine di partenza identiche:

    temperatura ambiente 20.5
    nessun elettrodomestico tipo lavatrice forno o pohne accesi
    potenza 1 con coc 0.3 fisso(no modulazione)
    girofumi 90
    ventole 40

    avendo messo il binder ieri ,questa mattina con la stufa gia' a regime, ho azzerato le statisticahe al termometro digitale che ho applicato alla stufa ,
    in questo modo ho potuto registrare le temperature max e min raggiunte dall'aria in uscit0 nelle 2 ore di test
    nel binder sono state :
    min=66.2
    max=69.5

    poi ho tolto tutto il binder rimasto nel serbatoio e ho messo un paio di kg di greenenergie
    ho aspettato un'oretta per far si che venisse esaurito il binder nelle coclee poi ho azzerato di nuovo le statistiche
    dopo un paio d'ore ho letto le statistiche del greenenegie:
    min=67.4
    max ="HI" , il termometro si ferma a 70 gradi dopodichè compare HI ,tuttavia non credo sia andato oltre i 71 gradi ....
    come si vede, anche se il test non ha nessun valore scentifico( provando 10 volte si potrebbe continuamente capovolgere la situazione) , la differenza di calore tra i due prodotti è comunque irrilevante

    noto che nel binder, mentre i valori dichiarati sulle ceneri corrispondono alla realta', non mi pare altrettanto su quelli sul potere calorico dichiarato (MJ/kg 19)
    i casi sono due:
    o il greenenergie è misurato in difetto (MJ/kg 16.85) o il binder e dichiarato in eccesso.....
    nel greenenergie viene dichiarato anche il potere calorico superiore(MJ/kg 19.60)ma da quello che so fa testo quello specifico che è appunto MJ/kg 16.85
    va comunque detto che per rientrare nelle specifiche Din Plus bisogna essere uguali o superiori a 18 MJ/kg mentre per l'EN plus sono sufficienti 16.50

    per quanto riguarda il prezzo , il grossista dove l'ho preso, me lo ha proposto ieri a euro 3.20 iva inclusa (TIR)

    per quanto riguarda i gusci di nocciolo ,con 15 kg e impostando il coc a 0.5 per compensare il peso minore sono arrivato alle 24 ore(potenza 1 fissa) con una temperatura media di 62 gradi in uscita
    questo significa che per arrivare alle prestazioni del pellet descritto sopra bisogna aumentare di uno step la quantita' di gusci di nocciolo, infatti impostando 0.6s (sempre riferito a potenza 1 ) si oltrepassano tranqillamente i 70 gradi, ovviamente i 15 kg dureranno un po' meno di 24 ore ......
    rimane comunque la soluzione piu economica visto che il costo di 15 kg e di euro 2.70
    a occhio è croce per avere le stesse prestazioni del pellet sopra a 3.20 bisogna spenderne circa 3 nei gusci di nocciolo
    questo su 200 sacchi da 15 Kg porta ad un risparmio di 60 euro ......son sempre soldi ma mi aspettavo meglio......

    aggiungo una considerazione sul prezzo dei gusci di nocciolo che è abbastanza "scandaloso" , perchè se per il pellet e il nocciolino
    il prezzo puo' essere in parte giustificato dalla lavorazione che c'è nel produrli, nei gusci non c'è nessuna lavorazione e quindi nessun costo ,questo vuol dire che la speculazione sulle biomasse sta diventando indecente....

    adesso sono curioso di conoscere le valutazioni di mastro sia sul greenenergie che sui gusci di nocciolo.......in attesa di altre informqzioni anche sul nocciolino

    Edited by linux33it - 11/4/2013, 18:47
     
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    ottima prova Linux,

    i rivenditori di gusci, nocciolino ecc. giocano sul fatto che il costo del pellet è alto, la media si aggira sui 3,80 / 4 euro x 15 kg., quindi su 200 sacchi il risparmio è oltre le 200 euro, equivalgono a un bancale di pellet! per cui sebbene i gusci sono cari si vendono tranquillamente (e pensare che poco tempo fa quasi li buttavano via!).
    La stessa cosa avviene con il costo del metano e il pellet, quest'ultimo avrà sempre un prezzo inferiore giusto solo per renderlo conveniente, se no altrimenti salta tutto il sistema costruito intorno a questo combustibile.

    il pellet che hai trovato a 3,20 e dopo le tue prove è un gran buon prezzo, personalmente lo acquisterei subito sempre però da mischiare con nocciolino o gusci di nocciola (60 euro sono sempre soldi che possono essere utilizzati per un milione di altre cose).

    ps. ma il grossista che tè lo da' a 3,20 euro quanto margine avrà, a sentir loro sembra quasi che lavorano in perdita, piangono sempre!

    attendiamo anche la prova e le impressioni di MASTRO abituato a bruciare pellet di qualità.

    ciao a tutti.
     
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    pietra focaia

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    CITAZIONE (terzani @ 11/4/2013, 20:25) 
    ottima prova Linux,

    i rivenditori di gusci, nocciolino ecc. giocano sul fatto che il costo del pellet è alto, la media si aggira sui 3,80 / 4 euro x 15 kg., quindi su 200 sacchi il risparmio è oltre le 200 euro, equivalgono a un bancale di pellet! per cui sebbene i gusci sono cari si vendono tranquillamente (e pensare che poco tempo fa quasi li buttavano via!).
    La stessa cosa avviene con il costo del metano e il pellet, quest'ultimo avrà sempre un prezzo inferiore giusto solo per renderlo conveniente, se no altrimenti salta tutto il sistema costruito intorno a questo combustibile.

    il pellet che hai trovato a 3,20 e dopo le tue prove è un gran buon prezzo, personalmente lo acquisterei subito sempre però da mischiare con nocciolino o gusci di nocciola (60 euro sono sempre soldi che possono essere utilizzati per un milione di altre cose).

    ps. ma il grossista che tè lo da' a 3,20 euro quanto margine avrà, a sentir loro sembra quasi che lavorano in perdita, piangono sempre!

    attendiamo anche la prova e le impressioni di MASTRO abituato a bruciare pellet di qualità.

    ciao a tutti.

    ciao terzani

    sicuramente non ci rimettono ,certo che è curioso che direttamente dal produttore costi 3.28 e passando da grossista costi addirittura meno

    tieni presente che i 60 euro sono relativi ai gusci da soli se si fa a meta' col pellet ovviamente si dimezza ...ma anche 30 euro sono sempre soldi ....col nocciolino,sempre che venga mantenuta la promessa dei 15 euro (sfuso) a quintale, la storia cambierebbe
    primo perchè ha la stessa resa del pellet migliore,secondo perchè su 200 sacchi il risparmio sarebbe quasi di 200 euro considerando il costo del pellet a 3.20
    ....rimango sul pezzo e vediamo come va a finire...

    PS
    non so se vi ricordate di quel contatto che avevo avuto sul nocciolino a 12 euro....
    se tu terzani o chiunque altro volete provare a sentire cosa ti/vi dicono, metto qui il numero visto che è pubblico in rete
    349 3006235
    a me avevano detto che lo consegnavano anche in tutta italia,......

    Edited by linux33it - 11/4/2013, 21:03
     
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    Approposito di contaminazione da radiazioni tipo Chernobyl
    non per creare allarmismi , ma dato che terzani ne parlava sara' interessante considerare che tra le aree a piu alta contaminazione c'è proprio l'Austria dove risiede l'area piu estesa e altamente contaminata dell'europa nord occidentale ,solo per sottolineare il fatto che eventuale prodotto contaminato è piu facile che venga dalla vicina(e blasonata) Austria che non da lontani paesi dell'est europa
    www.progettohumus.it/include/cherno...opa/PLATE26.PDF

    Edited by linux33it - 12/4/2013, 12:35
     
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  5. lalo
     
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    oggi sono passato davanti alla ferramenta del mio cat e guardate cosa ha esposto in vetrina........

    jpg

    sono andato dentro per chiedere qlc info sul nocciolino ed i gusci, ma il diretto interessato non c'era !!

    tornerò !!

    intanto oggi ho fatto l'acquisto del pellet per il prossimo inverno...

    3 bancali di mac holz ( 4.50€ )
    2 bancali di olimp ( 4.20 € )
    1 bancale di lava ( 4.00€ )

    non è proprio a buon mercato, ma è comodo !!

    ciao
     
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    Ciao lalo

    Azzz… ..eh no….è tutt'altro che a buon mercato
    Non hai trovato niente di piu ragionevole?
    Non capisco una cosa, perchè spenrere 4.50 e 4.20 e non tutto a 4.00?
     
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    Non ho la vostra caldaia ma mi intrometto perchè anche se la mia dovrebbe andare solo a pellet ho già constatato essere di bocca buona...
    Indi per cui, qualche prova con "carburante alternativo" la farò.

    Per lalo:
    Ma perchè hai comprato pellet così blasonati (e cari) per una caldaia che brucia (quasi) tutto?
     
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    pietra focaia

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    CITAZIONE (stufodelgas @ 12/4/2013, 14:46) 
    Non ho la vostra caldaia ma mi intrometto perchè anche se la mia dovrebbe andare solo a pellet ho già constatato essere di bocca buona...
    Indi per cui, qualche prova con "carburante alternativo" la farò.

    Per lalo:
    Ma perchè hai comprato pellet così blasonati (e cari) per una caldaia che brucia (quasi) tutto?

    Ottima domanda…… mi associo… ..puoi togliere il (quasi)……
     
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  9. lalolollo
     
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    C'è da dire che nn ho solo la tesi.
    Ma anche 2 Nico che usano i miei.
    Per loro ho voluto prendere pellet buono x cercare di avere meno problemi possibili , se no mi chiamano di continuo. Quindi mak holz e olimp.
    Per me ho preso il lava e l'olimp un po meno certosi
    Così provo qlc di diverso !
    Altro cosa da dire è che del pellet da 3.00/3.50 non
    Ne ho mai trovato qui in zona !
     
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    pietra focaia

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    tanto per condividere con voi il mio pensiero sul conto delle certificazioni vorrei sottoporvi un'analisi e conoscere la vostra opinione

    mi piacerebbe fare un'analisi approfondita di ogni certificazione per mettere in evidenza le tante differenze ma sarebbe troppo lungo quindi mi limito alle cose piu generali
    Intanto va chiarito che queste certificazioni Din plus; EN plus; Ö-Norm M7135; DIN 51731 ...NON CERTIFICANO IL CONTENUTO REALE DEL PELLET, dicono semplicemente entro quali parametri bisogna rientrare per poter esibire questi marchi......
    Per usare un esempio sarebbe come dire che non ci è dato conoscere se c'è atrazina nell'acqua che beviamo , ma ci dobbiamo accontentare di sapere che se c'è sarebbe comunque potabile perchè rientra nei parametri ...

    non so se ho reso l'idea ,
    questo significa che la storia delle certificazioni è una specie di trucco/paravento per non dover dichiarare cosa è contenuto realmente nel pellet se le quantita' non superano i parametri fissati
    Intanto: fissati da chi? interessante anche questo ma poi ci torniamo se è il caso

    NON solo,questo significa in pratica che è la certificazione stessa a legittimare molte cose :
    Prendiamo ad esempio la certificazione piu blasonata di tutte: Ö-Norm M7135
    i parametri dicono che nel pellet possono esse contenuti:
    Umidità residua % <10
    Percentuale zolfo % <0,04
    Percentuale cloro % <0,02
    Percentuale azoto % <0,30
    Controlli esterni si
    Additivi di pressatura % <2

    vale a dire che è consentita la presenza di tutte quelle sostanze in quelle percentuali
    prima ancora di chiederci se è poco o molto , vi sembra normale ?
    scusate ma quale pellet anche di pessima qualita' potrebbe contenere piu' del 10 % di acqua?
    come è possibile che sia ADDIRITTURA consentito l'uso di additivi di pressatura( non meglio identificati) nell'ordine del 2% quando ci viene spacciato per legno NATURALE?
    tanto piu che molti produttori non ne fanno uso perchè non è indispensabile visto che ci sono sistemi naturali per farlo
    questi produttori perchè dovrebbero continuare a farlo visto che chi usa additivi viene certificato ?
    potrei continuare ma la morale è molto semplice: una volta che hai ottenuto LA CERTIFICAZIONE (sorvoliamo sul come)nessuno ti chiedera' piu' cosa c'è dentro ne tantomeno se è lecito che tante sostanze come il piombo e l'arsenico siano previsti nel pellet

    Questo è quello che consente EN Plus: (A1 A2)

    Percentuale zolfo Ma.-% 2) <0,05 <0,05
    Percentuale cloro Ma.-% 2) <0,02 <0,03
    Contenuto rame mg/kg 2) ≤ 10 ≤ 10
    Percentuale azoto Ma.-% 2) <0,3 <0,5
    Contenuto cromo mg/kg 2) ≤ 10 ≤ 10
    Contenuto arsenico mg/kg 2) ≤ 1 ≤ 1
    Contenuto cadmio mg/kg 2) ≤ 0,5 ≤ 0,5
    Contenuto mercurio mg/kg 2) ≤ 0,1 ≤ 0,1
    Contenuto piombo mg/kg 2) ≤ 10 ≤ 10
    Contenuto nichel mg/kg 2) ≤ 10 ≤ 10
    Contenuto zinco mg/kg 2) ≤ 100 ≤ 100

    Una cosa è certa
    Certificazione significa sicuramente prezzo maggiore
    Non altrettanto sicuramente significa qualita' maggiore...anzi....

    Edited by linux33it - 12/4/2013, 16:40
     
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    Ciao linux, condivido quasi tutto quello che dici.
    L'unica cosa che aggiungo è che l'ente certificatore dovrebbe (ma il condizionale è d'obbligo) eseguire controlli sui prodotti che certifica, teoricamente, presentandosi dal produttore per prelevare campioni da analizzare senza preavviso.
    Poi che questo accada è tutto da verificare.
    Da un anno uso il pellet (e ne uso tanto) e mi sono trovato benissimo con un prodotto non certificato ad un prezzo onesto.
    Quest'anno lo ricomprerò lasciando il pellet certificato ai palati difficili
     
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    CITAZIONE (stufodelgas @ 12/4/2013, 16:38) 
    Ciao linux, condivido quasi tutto quello che dici.
    L'unica cosa che aggiungo è che l'ente certificatore dovrebbe (ma il condizionale è d'obbligo) eseguire controlli sui prodotti che certifica, teoricamente, presentandosi dal produttore per prelevare campioni da analizzare senza preavviso.
    Poi che questo accada è tutto da verificare.
    Da un anno uso il pellet (e ne uso tanto) e mi sono trovato benissimo con un prodotto non certificato ad un prezzo onesto.
    Quest'anno lo ricomprerò lasciando il pellet certificato ai palati difficili

    pur ammettendo che accada che controllano, quello che voglio dire è che i parametri sono talmente "generosi" che non costituirebbero affatto indice di qualita',il mio sospetto è che invece si voglia far rientrare nel concetto di "naturale" cose che di naturale non hanno niente
    ma secondo te, un pellet con il 10% di umidita' puo essere messo sullo stesso piano di uno che ne ha 4%??
    eppure la certificazioni li mette sullo stesso piano.....non è un po' una presa in giro?
    Si parla ad esempio di pellet austriaco ma nessuno dice che viene prodotto in larga parte nei paesi dell'est .perchè?
    forse perchè poi sarebbe imbarazzante chiedere certe cifre???.......
     
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    Con me sfondi una porta aperta.
    Ma su questo forum (mi riferisco alle sezioni più frequentate) scrivono molte persone che non prendono in considerazione pellet non accompagnati da certificazione pagando spesso cifre insensate.
    Quest'anno ancora più che negli anni passati.
    Ma come si suol dire: contenti loro, contenti tutti.
     
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    CITAZIONE (lalo @ 12/4/2013, 13:36) 
    oggi sono passato davanti alla ferramenta del mio cat e guardate cosa ha esposto in vetrina........

    Ciao lalo,
    alcuni di quei materiali nei vasetti di vetro o sono poco reperibili oppure costano + del pellet certificato.
    Proponi al tuo cat di trovare dei rivenditori delle biomasse esposte e comunicare il prezzo "reale" di vendita, se no rimane solo un richiamo pubblicitario per vendere le CS.



    ciao mitico

    Edited by terzani - 12/4/2013, 21:37
     
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  15. tgsimo_a
     
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    Io ho una "vecchia" CS che è concepita (da manuale) per l'utilizzo di pellet anche di non elevata qualità... non ha braciere rotante ma ha digerito anche mais e sansa di olive al 50% senza nessun problema...
    Quando la acquistai (da profano) mi diedero il "brucciolo" che poi si rivelò uno dei peggiori (sospesero la produzione per la presenza di vernici, materie plastiche, ecc) e andò comunque bene. Per gli anni successivi decisi di orientarmi su pellet blasonati che promettono lunga vita ai nostri sistemi...
    Mi imbattei pure con quello radioattivo... l'avevo prenotato in pre-stagionale, e poi sospesa la fornitura nelle conosciute vie precauzionali... anche li si rivelò poi tutto in ordine ma il fornitore optò per altro marchio (aveva tra l'altro i capannoni sotto sequestro)
    Poi continuai sempre con quelli blasonati... vuoi che il mio fornitore tiene solo quelli... vuoi che comunque spendo la metà rispetto al gpl... vuoi che nella mia zona non si trova materiale alternativo...
    Ad ogni modo, si cerca la certificazione nel pellet, quando al supermercato non guardiamo quasi la provenienza o le caratteristiche della roba che acquistiamo per mangiare...
    In conclusione... è sufficiente che il materiale bruci senza problemi... poi se fa il 10% in più di cenere... o rende il 5% in meno, cosa ci cambia... credo poco!!! Quello che cambia è certamente il prezzo!!!
     
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817 replies since 10/11/2012, 07:11   71910 views
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