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Ecco una breve lista di termini comunemente utilizzati nelle discussioni.
Questa è un'utile guida a chi si avvicina per la prima volta. Non si hanno pretese di precisione assoluta, ma vuole essere solo un piccolo aiuto per capire meglio ed evitare post inutili che non aggiungono conoscenza
ACS: acqua calda sanitaria. L'acqua calda utilizzata in ambito domestico
BOILER: accumulo per ACS. L'acqua all'interno è pulita e sfruttabile dall'impianto dell'acqua calda casalingo. Da non confondere col puffer. Tipicamente da 200/300 lt. Esistono versione combinate di puffer e boiler (tank in tank)
CAPPELLO ANTIVENTO A BOTTE
CAPPELLO CINESE
CAPPELLO EOLICO o GIREVOLE
CAPPELLO TESTA DI GALLO
CAPPELLO TRIESTINO o AD H
CAT: centro assistenza tecnica, il tecnico incaricato dal produttore per la garanzia
CIRCOLATORE : (o ELETTROPOMPA)Servono a far circolare l’acqua negli impianti di riscaldamento. Debbono essere dimensionate in base a:
•Portata d’acqua necessaria al circuito •Perdita di carico dello stesso (prevalenza)
CLINKER: residuo solido della combustione di alcuni materiali (es mais, gusci di pinolo, ecc...) o in genere di una cattiva combustione nel crogiolo.
COASSIALE (canna fumaria): canna fumaria all'interno della quale passa anche l'aria comburente, utile per le STUFE STAGNE.
COCLEA: la vite senza fine che fa cadere il pellet nel crogiolo prelevandolo dal serbatoio
CROGIOLO: il bracere dove brucia il pellet
CREOSOTO: volgarmente si intendono le incrostazioni su canne fumarie e stufe dovute a cattiva combustione, mancata coibentazione della canna o uso di combustibili impropri.
COIBENTAZIONE canna fumaria: per mantenere alta la temperatura dei fumi ed avere così un buon tiraggio, per evitare la formazione di condensa e "creosoto" la canna fumaria deve essere isolata (coibentata) dalle temperature esterne più fredde. In commercio ci sono anche i tubi già predisposti
COLLETTORE o CENTRALINA: sistema di tubazione a cui sono collegati tutti gli elementi radianti (termosifoni) serviti. Ha una mandata (acqua calda) ed un ritorno (acqua fredda) collegati con la caldaia. L'acqua calda prodotta dalla caldaia viene inviata al collettore che la ripartisce ai vari termosifoni mentre l'acqua fredda di ritorno dai termosifoni viene riunita per essere mandata in caldaia.
DETENTORE: è montato nella parte bassa del radiatore. Oltre alla chiusura del circuito di ritorno, in alcuni casi, in fase di messa a punto dell'impianto è utilizzato anche per bilanciare e regolare il flusso nei radiatori. L'apertura, la chiusura e l'eventuale regolazione si effettua svitando la borchia che copre un foro centrale ed agendo sulla vite (brugola o testa spaccata).
ESTRATTORE FUMI: (anche MOTORE o VENTILATORE FUMI) Le stufe a pellet funzionano ad aria forzata, dall'esterno passa nel crogiolo e dopo aver catturato il calore della combustione passa per il girofumi e poi estratta dal motore fumi via per lo scarico,il ventilatore stesso si trova in prossimita dello scarico della stufa.
GIROFUMI: Percorso interno dei fumi caldi che permette lo scambio termico con l'acqua in caso di termostufa e con l'aria in caso di Air.
IMPIANTI MONOTUBO Si tratta di una distribuzione ad anello sul perimetro dell’ambiente da scaldare in cui i corpi scaldanti sono posti in serie. In passato veniva utilizzato specialmente nell’edilizia a basso costo, in quanto consente risparmi sul costo delle tubazioni.
È difficile fornire uniformità di prestazioni tra i vari radiatori
Richiede radiatori particolari.
IMPIANTI A DUE TUBI TRADIZIONALI E’ il tipo di distribuzione che consente minor impiego di tubazioni senza precludere la possibilita’ di regolare il singolo terminale, come avviene nella monotubo. Consiste nel servire in serie e parallelo con due tubi i diversi terminali che prendono il fluido dal tubo di mandata e lo scaricano su quello di ritorno.
IMPIANTI A COLLETTORI E’ il tipo di distribuzione più utilizzato nell’edilizia residenziale. Il fluido caldo dalla caldaia viene portato ad un collettore, dal quale vengono alimentati i singoli terminali, con due tubi ciascuno. Il sistema consente la regolazione ambiente per ambiente ed una ottima equilibratura dei circuiti, cosa più difficile con gli altri sistemi.
MARINA: si dice del tipo di scambiatore presente sulle termostufe o caldaie...i tubi del fumo sono annegati nella caldaia stessa..da distinguere dagli scambiatori a radiatore o a tubi che sono lambiti dalla fiamma e all'interno passa il fluido da riscaldare.
MODULAZIONE fiamma: le stufe a pellet raggiunta la temperatura obiettivo per l'ambiente o per l'acqua diminuiscono il consumo di pellet per regolare la fiamma e mantenere il calore desiderato
MOTORIDUTTORE pellet: il motorino che fa girare la coclea
PALLET: pedana utilizzata per l'appoggio di vari tipi di materiale (compreso il pellet). Chiamata anche bancale, pancale o semplicemente pedana.
PELLET: beh questo non lo spiego
PRESSOSTATO: (o SENSORE PRESSIONE o VACUOMETRO) é una dei sensori che controlla che lo scarico dei fumi sia efficente, verificando la depressione/pressione in camera di combustione. Se interviene blocca la caduta del pellet e spegne la stufa.
PUFFER:accumulo di acqua calda proveniente da più generatori di calore (es.: termostufa a pellet, termocamino a legna, solare, caldaia a gas...) usabile poi per riscaldamento e acs. Anche detto volano termico.
RACCORDO A T (o RACCORDO CONDENSA): raccordo obbligatorio prima di ogni tratto verticale, in sostituzione di una semplice curva a 90°. Serve per evitare che si ostruisca la canna nei punti critici, come deposito per la cenere o l'eventuale condensa e soprattutto come ispezione per pulire la canna.
RACCORDO BRAGA: con le stesse funzioni del RACCORDO A T, permette il collegamento della canna a 45°
RESISTENZA o CANDELETTA: il resistore che arroventandosi elettricamente all'accensione della stufa a pellet scalda l'aria che entra nel crogiolo e innesca la combustione
SENSORE TEMPERATURA FUMI: (o TERMOCOPPIA) controlla la temperatura dei fumi di scarico permettendo alla scheda elettronica la regolazione della stufa. Verifica se la combustione è in atto, può mandare in modulazione la stufa o spegnerla se le temperature fumi non rientrano nel range previsto dal costruttore.
SCARICO A PARETE:ossia esci dal muro con tubo orizzontale e basta!! (non a norma)
STUFA STAGNA: stufa che non prende aria dall'ambiente dove è installata ma solo dall'esterno dell'abitazione attraverso una presa d'aria canalizzata o una canna fumaria coassiale. Le stufe "stagne" sono molto diffuse all'estero, perché lì si usa costruire case "passive", cioè case che limitano al massimo l' influenza climatica esterna e possono quindi scaldarsi con pochissimi kW.
Es.: Una Dame Edilkamin 6 kW scalda tranquillamente 100 mq in casa passiva.
Le stufe stagne non prelevano in alcun modo aria dall'ambiente: i tradizionali ingressi d'aria della presa per la combustione, della resistenza e persino gli spifferi sul vetro prendono solo aria convogliata dall'esterno. In caso contrario una stufa normale in una casa passiva la metterebbe letteralmente sottovuoto!!
L' Edilkamin le chiama stagne, l' Mcz le chiama Oyster (ostriche)
TERMOSTUFA: stufa a pellet che scalda l'acqua, dotata di caldaia o scambiatore da collegare ad impianto di radiatori (sia convenzionale che a pavimento)
VALVOLA dei termosifoni: è la "manopola" che si trova in alto al termosifone. E' una valvola che apre e chiude il passaggio dell'acqua calda. Oltre alla chiusura del circuito di mandata, può essere utilizzata dall'utente in maniera diretta e immediata per regolare il flusso e quindi la temperatura del radiatore, aprendo o chiudendo in base alle esigenze del momento.
VAC (Valvola anti condensa) La valvola anticondensa, utilizzata sugli impianti di riscaldamento con generatore a combustibile solido, regola automaticamente, al valore di taratura, la temperatura dell’acqua di ritorno al generatore.
Il mantenimento del generatore a temperatura elevata previene la formazione di condensa del vapore acqueo contenuto nei fumi.
VASO D'ESPANSIONE: componente idraulico che svolge la funzione di contenere le variazioni di pressione del circuito evitando pericolosi sbalzi che altrimenti dovrebbero essere assorbiti dalle tubature e dal resto dell'impianto.
ZONA DI REFLUSSO: zona dove il vento colpendo il tetto o altri ostacoli influisce negativamente sul defluire dei fumi dal comignolo. Il comignolo va montato correttamente oltre la zona di reflusso per migliorare il tiraggio della canna fumaria.
Ps: un grazie particolare a Cancamillin, Testica. Un grazie a tutti quelli che hanno contribuito alla creazione del glossario. Ovviamente si potrà estendere quando ce ne fosse il bisogno.. -
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Aggiunte immagini . -
Simona106.
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ho letto quasi tutto... perchè non sono riuscita a leggere le scritte in giallo....non potreste cambiare colore per favore? . -
Energiafutura Carbonovo.
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basta che clikki velocemente sopra il giallo e questo ti appare evidenziato, quindi potrai almeno leggere....oppure ci vai sopra col mouse come fai col copia incolla . -
Simona106.
User deleted
non ci avevo pensato. grazie . -
.ho letto quasi tutto... perchè non sono riuscita a leggere le scritte in giallo....non potreste cambiare colore per favore?
Il forum è ottimizzato per colori scuri per cui ti consiglio di cambiare lo Skin.
Vai in alto a sinistra sul tuo nomeutente quindi:
Impostazioni e lingua
Sulla destra cambia lo SKIN
Consiglio il Blue Shadez
(La modifica possono farla solo gli utenti loggati). -
Simona106.
User deleted
grazie. ho fatto e adesso va molto meglio . -
cuneoman.
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Fatto!Oh, sì, è molto più carino così, confermo!!
...ma ha senso?? Che il sito sia ottimizzato per i colori scuri...e di default abbia colori chiari?? Ringrazio LUPO DELL'APPENNINO, sempre efficiente come sempre!!. -
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Aggiungerei
BRACIERE = CROGIOLO
e VENTOLA FUMI E VENTOLA AMBIENTE con le foto degli esempi cosi si distinguono!. -
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Ottimo glossario!
Aggiungerei intanto un po' di roba:
Sensore di flusso aria(debimetro), valvola motorizzata a tre vie, valvola di sicurezza, sonda di temperatura tipo PT1000 e analoghe, centralina di controllo, valvola miscelatrice per ACS (con elemento sensibile in cera, anodo di protezione, serpentino di scambio, braciere rotante, etc.. -
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Chiederei una precisazione su CREOSOTO.
Da letteratura, si tratta di un liquido oleoso.
Invece le immagini che si trovano in giro spesso fanno vedere la fuliggine in scaglie.
Anche MDS lo definisce come incrostazioni, chiedo giustizia!.