Stufe a biomassa, pellet e altro

Posts written by Biopiù

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    Purtroppo la cosa non mi stupisce. Di approfittatori ne e' pieno il mondo.
    Ma se le condizioni che ti ha dato sono queste, tu non devi andare per forza da lui.

    Chiedi altri preventivi.
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    CITAZIONE (RoBeRz147 @ 24/1/2018, 23:07) 
    Tutto nella norma.

    Arte, questa è Arte!
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    CITAZIONE (rimonta @ 22/1/2018, 08:07) 
    Scusate, ma una volta resa nota la stufa/caldaia per essere a posto bisogna anche prevedere poi la pulizia della stessa e della canna fumaria fatta fare a un'azienda abilitata. Nel caso mio dovrei chiamare addirittura due aziende, perché il Cat della stufa non esegue la pulizia della canna fumaria. Sono circa 200€ in più ogni anno.

    Attenzione: che io sappia (ma se qualcuno la sa diversamente ben venga citando i passi della legge regionale/nazionale) nonostante molti facciano credere il contrario (ovviamente chi ha interesse in tal senso), in realta' l'unica cosa che obbligatoriamente deve eseguire personale abilitato, e' il CONTROLLO DI EFFICIENZA ENERGETICO (biennale, nel caso della biomassa) con produzione del rapporto di esecuzione di tale controllo, e tale controllo va inviato al catasto impianti (infatti solo i soggetti abilitati posso inviare tali dati al catasto per via telematica). La legge (almeno quella nazionale) e' molto chiara in tal senso.

    Il resto, ovvero la manutenzione della caldaia/stufa con le tempistiche previste dal costruttore e riportata poi aggiornando il libretto impianto ad ogni intervento di manutenzione programmata, a leggere bene la legge, puo' farla chiunque sia in grado (ovvero non serve uno abilitato per il catasto impianti termici), purche' FACCIA EFFETTIVAMENTE le cose scritte e a regola d'arte (ovviamente la cosa non e' banale, per questo esiste l'apposito mestiere di manutentore impianti). Tanto di solito se non fa la manutenzione regolamente, il controllo di efficienza al secondo anno, non passa, e comunque il responsabile in sede civile e penale e' e resta chi e scritto come responsabile dell'impianto (e' scritto nel libretto impianto), non il manutentore chiamato a pagamento.

    CITAZIONE (stufo ma non troppo @ 22/1/2018, 07:21) 
    Grazie.
    Ho saputo che dalle mie parti fanno verifiche casuali.
    Avendo sia caldaia a pellet che a gas (uso come muletto e acs estiva) devo chiamare 2 soggetti distinti?

    Ho cercato sul sito criter ma non sono riuscito a trovare l'elenco dei tecnici abilitati al controllo :4triplomuro.gif:

    L'unico notizia importante che ho trovato è che bisogna mettersi in regola emtro il 2018 altrimenti dai 500 ai 3000 euro di multa :eek:

    Che io sappia, non devi chiamare due soggetti diversi: devi chiamare un solo tecnico abilitato al controllo per fare, appunto, il controllo di efficienza energetica per l'impianto (tutto l'impianto) di casa tua (inteso come immobile), e basta.
    Se questo consta di impianto ibridio gas + biomassa, questo sara' stato riportato nello schema del progetto redatto dall'ingegnere quando hai fatto i lavori e poi nel libretto impianto; chi fa il controllo di efficienza deve solo verificare, appunto, che le macchine termiche presenti nello schema impianto del progetto, per tutto l'immobile, siano in efficienza e sicure, e basta. Il costo e' unico (per l'impianto di tutto l'immobile almeno finche sei sotto i 35 kW di potenza), in teoria. Calcola che potresti avere anche delle pompe di calore insieme al gas, sempre il controllo di efficienza va fatto, e sempre unico e' (per tutto l'immobile, appunto). Questo dice la legge.

    Poi ci sara' chi se ne approfitta, ovviamente... :-(
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    Se hai gia' tutto in mano, devi solo "accatastare" l'impianto ovvero dichiararlo al CritER. Se chiedi uno che fa i controllo di efficienza in EmiliaRomagna, ti fa subito il preventivo, al primo controllo te lo inserisce e non sara' tanto (e cmq puoi chiedere tanti preventivi e andare da quello che ti fa il prezzo migliore, la lista di quelli abilitati la trovi sul sito del CritER stesso, solo loro sono abilitati).

    Ti consiglio di farlo, visto che appunto non devi spendere altro se non il controllo biennale di efficienza e il libretto impianto. Se ti beccano sono dolori, perche' l'ammenda parte da 500 fino a 3.000 euri, + addebito del controllo, altri 200-300 euro.

    A Roma e dintorni, ti dico per conoscenza visto che sono di li', di sanzioni ne hanno elevate e ne stanno elevando a valanga
    (ma che io sappia solo per le caldaie a gas senza libretto o controllo effettuato).
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    In Emilia Romagna ESISTE ed e' operativo il catasto pubblico impianti termici (si chiama CritER):

    https://criter.regione.emilia-romagna.it/I...ioneCriter.aspx

    Quindi se hai una macchina termica a biomassa, devi iscriverla e fare i controlli di efficienza energetica biennali esclusivamente da parte di impresa iscritta sempre a tale catasto (c'e' la lista).

    Qui trovi altre info da parte della Regione:

    http://energia.regione.emilia-romagna.it/s...-on-line/criter
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    CITAZIONE (docelektro @ 19/1/2018, 07:07)
    e vorrei vedere visto che a ogni inverno le "caldaiette killer" fanno sempre una "strage" .

    In una stufa a pellet "air" se si rompe anche solo una guarnizione del cannone di scarico si sente e ti lacrimano gli occhi se la rottura è grossa. Nel santo metano che toglie i peccati dal mondo si va subito da san pietro senza passare dal via e senza accorgersene


    Assolutamente e totalmente d'accordo.


    Anche perche' poi con il pellet anche il rischio di esplosione e' bassissimo, con il gas invece...

    CITAZIONE (LordCrawler @ 19/1/2018, 12:35)
    Ciao ragazzi, cavolo io non ho assolutamente NIENTE DI NIENTE. Nel 2013 ho rottamato la vecchia caldaia a gas, dotata di libretto e sempre manutenuta regolarmente, per installare quella a pellet più il bollitore a termopompa per l'ACS. Da quel momento io libretti non ne ho più avuti. Sono ovviamente al corrente di questo Curit ma adesso, dopo ormai più di 4 anni di esercizio e ormai quasi due che manco chiamo il CAT perchè la manutenzione la faccio io, compresa la canna fumaria, non ho la più pallida idea di cosa fare e come muovermi per eventualmente mettermi in regola. Avete consigli da darmi?
    P.S. ricordo che all'inizio avevo chiesto al mio CAT del libretto e lui mi aveva risposto che li faceva solo su esplicita richiesta del cliente. Probabilmente non era ancora in vigore la normativa di adesso e non era ancora obbligatorio al 100%

    Se sei in Lombardia, hanno un regolamento tutto loro, molto dettagliato e capzioso. Ma se non ti hanno controllato finora, basta che regolarizzi ora e penso che sarai a posto.

    Quello che ti serve e' dichiarare ora al Curit l'impianto. Quindi ti serve:

    - un progetto/schema impianto redatto da ingegnere/termotecnico
    - la dichiarazione di conformita' di installazione della caldaia/stufa/impianto da parte di impresa iscritta in camera di commercio e ABILITATA a realizzazione/manutenzione impianti termici

    In Lombardia penso debbano mandare proprio loro tutto direttamente al Catasto per iscriverti e darti un numero unico. Da quel momento scattano i controlli di efficienza ogni 2 anni (piu' quelli di manutenzione previsti dal libretto impianto, ma la manutenzione, contrariamente a quello che dicono i CAT - che giustamente su questo ci campano -, puoi anche, se vuoi/puoi, farla tu, SE SAI FARLA, l'importante e' farla a regola d'arte e seguendo quanto previsto dal costruttore della macchina termica, mentre invece e' il controllo di efficienza energetica dove ci sara' un rapporto da mandare al CURIT che puo farlo SOLO chi e' abilitato a farlo).

    Quello che devi pagare e' trovare un tecnico ingegnere che ti faccia la pratica per lo schema o che comunque asseveri come rispondente a norma l'esistente. Io ti consiglio di farlo, perche' in Lombardia, proprio perche' c'e'il cURIT e funziona prima o poi ti beccano e sono dolori.

    Se altri magari sono in Lombardia possono darti consigli piu' precisi, purtroppo la norma e' declinata diversamente per ogni regione (io sono nel Lazio).
    Spero di esserti stato utile.

    Edited by Biopiù - 19/1/2018, 15:55
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    Aggiornamento 2018 per quanto riguarda Roma e Provincia agli amici del Forum: la vecchia pagina della provincia di Roma hanno, finalmente, deciso di farla sparire, al suo posto c'e' il sito di "Roma Citta' Metropolitana":

    http://www.cittametropolitanaroma.gov.it/h...pianti-termici/

    In pratica ancora, nel 2018 (e fin dal 2014 c'e' la norma nazionale in vigore che lo prevede esplicitamente), in tutta Roma e provincia, NON SONO RIUSCITI A METTERE IN PIEDI IL CATASTO IMPIANTI TERMICI (che in molte altre regioni e' vigore ormai da ANNI, vedi il Curit) pubblico e trasparente.

    Complimenti davvero (e parliamo della capitale d'Italia...).

    Almeno, pero', ora c'e' una pagina con dei riferimenti e soprattutto si puo' notificare/comunicare con le PEC (soprattutto finalmente si puo' pagare il pizzo/bollino verde ad un'amministrazione pubblica anche con BANALE bonifico bancario, era ora!!!!), ma rimaniamo davvero una regione e soprattutto provincia ai confini della realta'.

    Per i controlli: di fatto, ad oggi, che io sappia nessun sistema di riscaldamento a biomassa e' stato sanzionato perche' privo di controllo di efficienza energetica (parlo qui in provincia di Roma, sia chiaro). Se qualcuno e' a conoscenza del contrario, sarebbe interessante e utile saperlo.

    Quello che viene invece controllato a tappeto, sono (esclusivamente) le caldaie a gas (Metano e GPL), e relativi controlli di efficienza energetica (controllo fumi biennale o quadriennale, libretto manutenzione, etc etc).

    Sapevatelo! :-)
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    CITAZIONE (EnTacco @ 20/12/2017, 13:52) 
    Ciao a tutti...
    leggendo vari post sulla compact red 24 ho capito che molti di voi la usano con il timer impostato direttamente in caldaia, eco stop disattivato e termostato che richiama potenza quando necessario.

    Io non faccio cosi', l'eco stop lo uso eccome, ed e' comodissimo (per far funzionare tutto con il cronotermostato wireless, altrimenti non puoi programmare le accensioni).

    CITAZIONE
    Anche io ho provato questo settaggio e ho notato che, giustamente, quando il termostato è off la caldaia va in modulazione e la temperatura dell'acqua dell'impianto si abbassa.
    Quindi se la temperatura scende troppo ho continue accensioni e spegnimenti del circolatore.
    Per chi la usa così La mia domanda è:questo può provocare problemi con il tempo?
    il cat mi ha detto che se la temperatura scende sotto i 60 gradi potrei avere formazioni di creosoto... è vero?
    Inoltre non mi ha montato la vac ...potrei avere problemi con questa configurazione?

    Ni'.
    In generale avere la VAC e' cosa buona e giusta, (basta anche una da 3/4 se hai una macchina da 24 kW, e costa poco), ma non e' strettamente necessario, diciamo caldamente consigliato, soprattutto per ottimizzare e rendere piu' omogeneo il funzionamento della caldaia e appunto evitare la formazione di condensa nel lungo periodo.
    La formazione che avresti cmq non e' di "creosoto", quello si forma in canna fumaria soprattutto nella parte esterna se non e' isolata (sono i residui dei fumi di combustione che appunto si miscelano con l'acqua della condensa), quanto di condensa proprio nelle parti in metallo della macchina termica, e quindi con il pericolo di ossidazione (cfr. ruggine) nel tempo.
    La VAC, se posso consigliarti, prendila tarata per 45 gradi, e non con la classica 55. Questo perche' cosi' puoi lavorare anche in bassa temperatura coi termosifoni e a 45 gradi cmq stai ancora tranquillo per la condensa.

    Se scrivi "VAC" sul motore di ricerca del forum in alto a dx troverai centinaia di discussioni consigli in merito, comincia a leggere li'.
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    CITAZIONE (Giuseppe113 @ 4/2/2017, 16:52) 
    Ciao ragazzi sono nuovo del forum ,,,,,, ho una caldaia mcz compact 24 , mi sto informando per il cambio fai da te della candeletta visto che ho avuto una brutta esperienza con un tecnico .... mi sapete dire se una volta sostituita la candeletta va poi azzerato il conteggio accennsione dal computerino della camdaia?????? oppure riparte in conteggio in autumatico da zero???

    Io, con il firmware che ho (del 2012/13), non ho dovuto resettare alcun conteggio. Nel senso: se vuoi lo azzeri tu (dal menu con la password), ma altrimenti lui (anzi lei: la centralina) se cambi la candela, non se ne accorge di certo.

    CITAZIONE (excalibur54 @ 4/2/2017, 09:43) 
    Buongiorno.
    ... si tratta di una candeletta di un bruciatore a pellet, (quello mostrato sul mio avatar, per intenderci), non di una stufa o caldaia a pellet; è un bruciatore che ho fatto arrivare dalla Svezia, e che si può montare in sostituzione di un comune bruciatore a gasolio o bruciatore industriale a gas...
    Cordialmente
    Piero

    Ok , non ci avevo fatto caso. Quindi probabilmente e' una candeletta particolare.

    Quella che avevo visto io qualche tempo fa dal vivo e' simile a questa:

    www.mercobel.be/images/3_Plugs/Pell..._data-sheet.pdf

    Praticamente assomigliava ad una candeletta normale per la parte finale, solo la flangia retrostante e' tutta in ceramica bianca (tra l'altro essendo senza filettatura non so neanche come si possa adattare alle sedi esistenti).

    Invece mi sa che le ceramiche "vere", sono come questa:



    (il video la mostra sotto tensione). La flangia in ceramica e' piu' lunga, e pure il corpo scaldante e' tutto di cercamica.

    Qui, per curiosita' mentre cercavo tr ai video, ho trovato questo americano che vende delle candeletta "split":



    Le chiama "super candele", in pratica la candela e' divisa , e il conduttore passa solo nella parte finale, in punta. Interessante come accorgimento.

    Pero' queste candelette cinesi sono definite "ceramic":

    www.alibaba.com/product-detail/110...379452.html?s=p

    L'aspetto quindi, non so, di queste mi sembra identico a quella standard.

    Anche queste, per dire (tra le tantissime):

    https://www.alibaba.com/product-detail/Cer...0439098116.html

    Sembrano candele standard, da fuori non vedo ceramica.
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    CITAZIONE (excalibur54 @ 1/2/2017, 15:53) 
    Buongiorno.
    La candelettta e' questa qui
    Cordialmente
    Piero


    Candeletta_ceramica_1

    Ah ok, allora ne ho vista una diversa, proabilmente era chiamata impropriamente "ceramica" perche' aveva della ceramica bianca in testa dove uscivano i fili (ma solo li', poi il resto era simile alle normali candelette).

    Effettivamente questa che mi hai linkato in fto non assomiglia a nessuna candeletta che ho mai visto (di quelle classiche, intendo).
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    Comunque mi sono visto una candeletta ceramica dal vivo tempo fa, e ho visto che di fatto e' uguale alla candeletta classica, cambia solo la flangia di attacco (un pezzetino) che e' appunto con un pezzetto di ceramica (che dovrebbe isolare meglio).

    Per il resto non vedo differenze di rendimento sostanziali, sempre una resistenza che si scalda per effetto joule è, e il pezzetto di ceramica si' magari migliorera' l'isolamento termico dove dissipano i fili, quindi un po' di temperatura maggiore, e magari ci sara' meno ditalazione nel tempo, ma non vedo come possa durare addirittura il doppio di una classica o addirittura arrivare a 1000 gradi come leggo.

    Magari mi sfugge qualcosa nel loro funzionamento oppure ho visto una candeletta che non era veramente cercamica e quelle cercamiche vere sono altre... Boh.
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    CITAZIONE (aladen @ 30/1/2017, 14:04) 
    Ciao il problema era la candeletta che non andava più. Prima ho provato a collegare il tester sui fili che arrivano dalla scheda e in accensione segnava pochi volt, poi ho collegato i fili della candeletta ad una prolunga e ho sentito che non scaldava per nulla. grazie a tutti.

    Purtroppo la maggior parte delle stufe/caldaia (se non di gamma altissima) non fanno il check di isolamento della candela. Quindi se non parte un'accensione, bisogna andare a vedere manualmente cosa e' che non va.

    E' una cosa un po' rozza, secondo me, visto che al giorno d'oggi l'elettronica da implementare per vedere se una candela e' isolata (prima di iniziare ad accendere tutto) sarebbe banale e veramente utile per evitare test e prove, ma ancora sui prodotti di largo consumo questa roba non la mettono (non so e per risparmiare sull'elettronica, se per puntare a dare piu' lavoro - facile - all'assistenza, o un mix delle due cose).
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    CITAZIONE (Hellrazer @ 30/1/2017, 14:05) 
    Sì, ho il miscelatore: pesca l'acqua del ritorno dei collettori e la miscela con quella calda che preleva dal puffer, è impostato a 30°C e oscilla da 28°C a 31°C.

    Ok ok, allora :-)

    Diciamo che non so quanto sia realmente efficace limitare la potenza massima a 3: io ho fatto diverse prove e personalmente ho visto che limitando la potenza massima, consumo di piu', non di meno (ma io non ho il puffer, questo fa la differenza).

    Il fatto e' che la potenza massima serve per avere delle modulazioni piu' veloci in salita, quindi se tu la limiti, quella sale piu' lentamente e se i cicli di consumo/richiesta nel puffer all'impianto sono fuorifase con le salite di temperatura (ovvero hai delle salite troppo lente), l'inerzia del tutto ti fa andare sempre a 3 (al massimo), invece che magari andare a 5 all'inzio e poi scendere a 3 mangari rimanere a 2 o 1 per piu' tempo. Potrebbe essere che cosi' consumi di meno, non di piu' (o viceversa, dipende).
    Diciamo che ogni situazione e' diversa devi fare delle prove per capire.

    In generale pero', ecco, non credere che limitando la potenza massima si consumi poi di meno, questo come dicevo dipende da molti altri fattori al contorno (soprattutto da quante ore rimane acceso tutto, se hai molte dispersioni, etc etc).
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    CITAZIONE (demiliapainter @ 27/1/2017, 17:34) 
    ...io ho esposto un problema e alcuni intervenuti hanno proposto l'istallazione di uno stabilizzatore e UPS...penso che si riferissero all'argomento di cui stavo parlando...

    Ok, ma davvero stabilizzare la corrente/tensione per una candeletta, mi pare un po' esagerato.

    Le candelette, per quello che ho visto e sentito, si rompono per problemi prettamente termici e meccanici.
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    CITAZIONE (mariopagnanelli @ 18/1/2017, 11:33) 
    Ma come l'eco stop non si può escludere...?
    Nella mia l'ho pure fatto...così come la maggioranza degli utenti del Forum

    Anche nella mia. L'auto-eco lo puoi escludere solo in mod 1-2-3

    Comunque se hai un puffer, diciamo che l'auto-eco (o eco-stop che dir si voglia), e' abbastanza d'obbligo, secondo me.

    CITAZIONE (Hellrazer @ 18/1/2017, 22:25) 
    Allora, sta sera ho avuto modo di "spincionare" un po' e:

    Sacchi pellet da 15 Kg
    Sulle nuove caldaie con impostazione 5 NON si può disattivare l'eco-stop , non mi sembra di aver visto nessuna voce nemmeno nel menù tecnico la cui password è A9 (solo 2 caratteri ma va!).

    Isteresi max 15°C era impostata a 12!

    A questo punto abbasso la potenza a 2 e boh......... se ci fossero altre idee..... grazie comunque!

    Ma tu ce l'hai la miscelatrice sulla mandata impianto che ti esce dal puffer per andare ai collettori?
    A quanto e' settata la temperatura di mandata che va la pavimento?

    Perche' per un impianto a pavimento radiante direi che obbligatoria.
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