-
marcosnout.
User deleted
ciao... Proprio questa sera volevo provare a fare qualche simulazione per capire la convenienza di un sistema con batterie e di uno senza batterie con un contratto di scambio sul posto.
Se i due sistemi costassero uguale non ci sarebbero storie, l'impianto con accumulo vincerebbe, ma considerando un maggior costo per quest'ultimo forse conviene fare bene i conti. Aggiungiamo pure che con le batterie alla lunga qualche grana la si porta in casa...
Ho eseguito simulazioni per un fabbisogno dai 6500 agli 8500 KWh annui che è il range per la mia bifamiliare ipotizzando diverse percentuali di autoconsumo.
Sui 4-5 anni il sistema con accumulo vince sempre (ho ipotizzato un maggior costo di 4.000 euro rispetto all'impianto che prevede lo scambio sul posto).
...ho letto (non sono sicuro di ricordare dove...) che esistono sistemi che, una volta terminato di caricare le batterie, swichano e ricominciano ad immettere la sovraproduzione in rete, in questa maniera si gode anche dello "scambio sul posto", aumentando i vantaggi economici (questi sistemi nascono come modifica, legale, ad impianti "on grid", e, permettono l'aggiunta delle batterie).Ma dobbiamo prevedere un banco batterie che non ci crei grattacapi e soprattutto che possa durare nel tempo. Il discorso è lungo... Per chi volesse approfondire la rete offre molti spunti di riflessione evitando per l'argomento i siti commerciali e privilegiando i forum.
Superfluo dirti che le migliori batterie (per affidabilità, durata ecc) sono le plantè...esorbitanti i loro costi.... -
....ho letto (non sono sicuro di ricordare dove...) che esistono sistemi che, una volta terminato di caricare le batterie, swichano e ricominciano ad immettere la sovraproduzione in rete, in questa maniera si gode anche dello "scambio sul posto", aumentando i vantaggi economici (questi sistemi nascono come modifica, legale, ad impianti "on grid", e, permettono l'aggiunta delle batterie).Ma dobbiamo prevedere un banco batterie che non ci crei grattacapi e soprattutto che possa durare nel tempo. Il discorso è lungo... Per chi volesse approfondire la rete offre molti spunti di riflessione evitando per l'argomento i siti commerciali e privilegiando i forum.
Superfluo dirti che le migliori batterie (per affidabilità, durata ecc) sono le plantè...esorbitanti i loro costi...
Ciao Marco.
Sì, sono al corrente di questi sistemi che godono sia dei vantaggi dell'accumulo e dello scambio sul posto. Se non sbaglio però (ma questo lo dovrei verificare) hanno bisogno del doppio inverter, quello che gestisce le batterie e l'altro che regola lo SSP. E tutto l'accrocchio inizia ad essere costosetto...
Dico la mia: installando un impianto con una produzione di elettricità consona alla propria abitazione ed un adeguato banco di batterie, c'è la possibilità di spingere l'autoconsumo a percentuali che sfiorano il 90%. Avendo alla fine da scambiare con il gestore pochi KWh, l'effettivo vantaggio economico dello SSP si riduce a meno di 100 euro/anno. Non dimentichiamo anche le spese fisse/burocrazia/spese periodiche/incomprensibilità conguagli che lo SSP comporta che annullerebbero di fatto i pochi euro introitati.
Sulle plantè hai perfettamente ragione. Ed infatti sono dell'idea che si mettono quelle oppure è meglio lasciare perdere l'impianto con accumulo.
Ma sui costi delle batterie dobbiamo riflettere.
Questo è quanto offre mediamente il mercato al momento
http://www.shop.ilportaledelsole.com/epage...ducts/UCG150GEL
Per fare un banco serio (considerando una profondità massima di scarica del 40-50%... e già siamo al limite) ne servono 12. Prezzo intorno ai 4000.
Durata (se va bene) 3-4 anni ma su questo numero non ci metterei la mano sul fuoco.
Quanto spendiamo per un banco equivalente di plantè? E' qui secondo me che ci giochiamo la partita.
Io intanto continuo a curiosare in giro ed "ascolto" il mercato.. -
marcosnout.
User deleted
Ciao Marco.
Sì, sono al corrente di questi sistemi che godono sia dei vantaggi dell'accumulo e dello scambio sul posto. Se non sbaglio però (ma questo lo dovrei verificare) hanno bisogno del doppio inverter, quello che gestisce le batterie e l'altro che regola lo SSP. E tutto l'accrocchio inizia ad essere costosetto...
Vero...ci vuole il secondo inverter...
...vero i costi lievitano...ma...in questo modo si puo pensare alla realizzazione di un impianto on grid e successivamente aggiungere l'accumulo...Dico la mia: installando un impianto con una produzione di elettricità consona alla propria abitazione ed un adeguato banco di batterie, c'è la possibilità di spingere l'autoconsumo a percentuali che sfiorano il 90%.
Sarebbe la condizione ideale, ma...Avendo alla fine da scambiare con il gestore pochi KWh, l'effettivo vantaggio economico dello SSP si riduce a meno di 100 euro/anno. Non dimentichiamo anche le spese fisse/burocrazia/spese periodiche/incomprensibilità conguagli che lo SSP comporta che annullerebbero di fatto i pochi euro introitati.
Produzione e consumi non sono costanti (almeno nel mio caso), variano a seconda della stagione...
In inverno la produzione (sempre nel mio caso) sarebbe fisiologicamente inferiore (e di molto, visto che mi trovo in ombra già verso le 14:30/15:00), mentre i consumi, tra caldaia, luci in casa e lampioni all'esterno subiscono un'impennata.
In estate godo di insolazione (non solo luce diffusa) dal mattino presto fino al tardo pomeriggio, e, per assurdo i consumi di corrente mi calano, meno luci, meno tempo passato in casa, niente caldaia e la casa è fresca e sono rarissime le giornate durante le quali accendo i condizionatori...
Da questo ne consegue che un impianto dimensionato per offrire il 90% del fabisogno invernale sarebbe in costante sovraproduzione estiva. Questo eccesso di produzione rivenduta (SSP) anche a prezzi ridicoli POTREBBE portare all'azzeramento della bolletta (non sono in grado di fare ne simulazioni ne proiezioni)...Sulle plantè hai perfettamente ragione. Ed infatti sono dell'idea che si mettono quelle oppure è meglio lasciare perdere l'impianto con accumulo.
Ma sui costi delle batterie dobbiamo riflettere.
Questo è quanto offre mediamente il mercato al momento
www.shop.ilportaledelsole.com/epage...ducts/UCG150GEL
Per fare un banco serio (considerando una profondità massima di scarica del 40-50%... e già siamo al limite) ne servono 12. Prezzo intorno ai 4000.
Durata (se va bene) 3-4 anni ma su questo numero non ci metterei la mano sul fuoco.
Quanto spendiamo per un banco equivalente di plantè? E' qui secondo me che ci giochiamo la partita.
Io intanto continuo a curiosare in giro ed "ascolto" il mercato.
Sul tipo di batterie la pensiamo esattamente uguale (e abbiamo le stesse fonti...)...
Anche io sono in (piu o meno) costante "ascolto del mercato"...e nel frattempo i costi scendono...due anni fa per un impianto da 3.5 KWp on grid mi hanno chiesto 11K euri...e di batterie nemmeno a parlarne.... -
.Ciao Marco.
Sì, sono al corrente di questi sistemi che godono sia dei vantaggi dell'accumulo e dello scambio sul posto. Se non sbaglio però (ma questo lo dovrei verificare) hanno bisogno del doppio inverter, quello che gestisce le batterie e l'altro che regola lo SSP. E tutto l'accrocchio inizia ad essere costosetto...
Vero...ci vuole il secondo inverter...
...vero i costi lievitano...ma...in questo modo si puo pensare alla realizzazione di un impianto on grid e successivamente aggiungere l'accumulo...
Fino a che non ci saranno normative certe riguardanti i sistemi di accumulo ho deciso di attendere.
A fine anno l'autority per l'energia ha pubblicato un documento di consultazione al quale prima o poi ne dovrà fare seguito un altro più approfondito. Inoltre il GSE ha aggiunto del suo circa l'incompatibilità tra sistemi di accumulo e incentivi.
In altre parole, un altro pastrocchio all'italiana, dove chi vorrebbe fare con un occhio rivolto alla tecnologia e al futuro si vede intralciato da "piccoli" burocrati e ovvi interessi di parte.
E intanto in Germania, hanno già attuato un programma di finanziamento agevolato con annesso il rimborso pari al 30% della cifra sostenuta, per l'acquisto di sistemi di accumulo da abbinare al proprio impianto fotovoltaico...
Non ci sono parole da aggiungere...
Comprando ora un banco batterie, si corre l'ulteriore rischio che la spesa non venga accettata per il calcolo del bonus fiscale.
L'Agenzia delle Entrate potrebbe obiettare che sono apparecchi non indispensabili al funzionamento del sistema fotovoltaico e quindi esterni all'impianto.
Siamo messi bene: Autority+GSE+AdE ----> W L'ITALIA!!
Nel frattempo, accantonato momentaneamente il sistema di accumulo, stanno arrivando i primi preventivi per un impianto fotovoltaico tradizionale che prevede lo scambio sul posto.
Impianto da 5.5 KWp composto da 22 moduli poli divisi su 2 falde
Offerte chiavi in mano con montaggio, pratiche GSE e IVA 10%
- 16000 euro: inverter power one + moduli "tedeschi" non specificati
- 13500 euro: inverter power one + moduli Solarwatt o Rec o Axitec
- 10750 euro: inverter power one + moduli Schuco
oppure un kit di montaggio fai da tè (da fare installare all'elettricista di fiducia), correndo qualche rischio
- 7500 euro: inverter SMA + moduli Q-Cells
compreso di cavi, quadri, scaricatori. Manca soltanto la struttura di aggancio a tetto, le spese di montaggio e la pratica GSE.
Però inverter e moduli al top di gamma.
Dovrebbero arrivare altre offerte. -
.
Edit:
il kit con sma + q-cells di ultima generazione + quadri ABB costa 7050 euro anzichè i 7500 che ho segnalato. -
ROERO.
User deleted
Ho visto superquark l'altra sera in tv, hanno fatto vedere che smantellavano i pannelli solari con relativi inverter ed accumuli di energia, dalla piramide di vetro che sta sul K2 in Nepal, avevano 10 anni ed erano già esauriti. . -
.
Beh,
Gli accumuli di sicuro!!!
:-). -
.Ho visto superquark l'altra sera in tv, hanno fatto vedere che smantellavano i pannelli solari con relativi inverter ed accumuli di energia, dalla piramide di vetro che sta sul K2 in Nepal, avevano 10 anni ed erano già esauriti.
Non proprio una condizione ideale per lavorare...
Comunque i moduli fotovoltaici cristallini hanno una vita stimata che va dai 50 ai 100 anni circa con un degrado che mediamente dopo 25 anni li porta a produrre l'80% del valore nominale.
Discorso a parte per il silicio amorfo che degrada più velocemente.
Trattasi però sempre di stime. -
ROERO.
User deleted
A me pare d'aver sentito che dopo i primi 10 anni perdano il 20 %. . -
.
Non è così Roero.
L'offerta di moduli fotovoltaici in termini di rapporto qualità/prezzi è molto variegata, ma parlando del classico pannello cristallino (mono o poli) l' offerta dei produttori, in termini di garanzie, recita più o meno sempre così:
"Potenza nominale pari ad almeno 97 % nel
corso del primo anno. Degrado annuo non
superiore a 0,6 %.
Potenza nominale pari ad almeno 92 % dopo
10 anni. Potenza nominale pari ad almeno
83 % dopo 25 anni".
Anche se si tende a credere che questa tecnologia sia molto recente, la prima cella fotovoltaica solida fu inventata nel 1883. La Sharp addirittura ha iniziato a produrre i primi moduli commerciali nel 1963.. -
ROERO.
User deleted
Bravo Stufo, vedo che sei ferrato bene in materia.
Metto in archivio e tengo a mente.. -
.
Effettivamente, anch'io in un primo momento ho trovato strana la notizia.
Poi ho pensato (ragionamento mio... solo un esercizio di logica, ma non sono informato):
le batterie erano comunque da cambiare.
I pannelli funzionavano ancora... ma... ultimamente c'è stato un certo progresso, e a pari superficie ne fanno di più
efficienti. Magari faceva comodo avere più energia a disposizione.
Vista l'importanza strategica del sito, e la superficie di copertura limitata, tanto vale cambiare tutto...
Che fine faranno i vecchi pannelli (ancora funzionanti)... ?
Ipotesi (che faccio io...) potrebbero avere un elevato valore "collezionistico".
Vuoi che non ci sia nessun appassionato del settore, disposto a pagare bene
per avere "pezzi" del genere?
(chissà se ci sono info "esplicite" a disposizione...)
(aspetta in attimo...)
Invece di farmi seghe mentali e fare ipotesi fantasiose...
Chi cerca trova:
www.almanacco.cnr.it/reader/cw_usr_...3&giornale=4847. -
ROERO.
User deleted
Secondo super quark, sono stati smontati (pannelli, inverter ed accumulatori) e portati a spalle dagli sherpa a valle in città (non ricordo il nome), dopo dovevano essere spediti in Italia per essere smaltiti.
Però secondo il tuo post (almanacco cnr) superquark ha detto storie.. -
.
Ho visto anch'io la puntata,
e avevo capito così anch'io
(e ci sono rimasto parecchio male...).
(e infatti... mi ero ripromesso di informarmi meglio/chiedere chiarimenti,
e ho preso la palla al balzo per questa discussione)
Se avessi tempo manderei due righe in redazione...
Quello che ho trovato in rete mi sembra più sensato.... -
ROERO.
User deleted
Concordo, anche perché secondo me con 10 anni sulle spalle i pannelli dovevano essere ancora buoni (anche se con meno resa), sarebbe assurdo il trasporto fino a noi per smaltirli, significherebbe doppia spesa. .