Stufe a biomassa, pellet e altro

Posts written by Stufo di tutto

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    Ciao Carlo, tutto bene... e buone cose.
    A presto
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    Allora, non entrando nel merito dei tecnicismi sul collegamento alla canna fumaria, prevedi almeno un pezzo di canalizzazione per portare l'aria calda in soggiorno.
    Il caldo per le porte fatica a passare
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    CITAZIONE (pazzy @ 10/11/2012, 15:50) 
    accesa tutto il giorno tanto x capirci?

    16 ore
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    CITAZIONE (supr3 @ 10/11/2012, 13:27) 
    Zona climatica E
    Casa di 30 anni (niente doppi vetri) in aperta campagna
    Riscaldamento attuale: caldaiona a gasolio e termosifoni (che manterrò cmq per l'acqua calda sanitaria e dare una mano alla stufa quando serve)

    Se quella stufa non la canalizzi non ti scalderà omogeneamente il tuo appartamento.
    La zona climatica di appartenenza, la mancanza dei doppi vetri e (presumibilmente) di qualsiasi forma di coibentazione, creeranno differenze notevoli di temperatura via via che ti allontani dalla stufa.

    E una bella caldaiotta a pellet da attaccare ai termosifoni? Con lo scambiatore per l'acqua sanitaria...
    La caldaiona a gasolio la tieni come "muletto" per le emergenze.
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    CITAZIONE (fbellant @ 9/11/2012, 23:36) 
    CITAZIONE (paololotto @ 5/11/2012, 20:01) 
    se devo mettere la caldaia sul solaio nn ho intenzione di salire ogni giorno a controllare se va tutto bene, altrimenti la metto a metano

    Ecco, hai detto la cosa giusta: la stufa a pellet unisce al calore il bello del fuoco, una caldaia fa solo caldo, se è pure scomoda non ha alcun senso se da te arriva il metano. Se usi una caldaia a condensazione e la fai lavorare a bassa temperature (al limite cambia i termosifoni e mettili in alluminio) avrai un bel risparmio sulla bolletta oltre al 55% di detrazione fiscale.

    Una caldaia a condensazione attaccata ai termosifoni ti farà risparmiare poco rispetto ad una tradizionale, anche se li metti di alluminio.
    Fino all'anno scorso avevo il metano, ora ho messo una caldaia a pellet e sinceramente di vedere il fuoco dentro non me ne frega niente.
    Ho anche approfittato della detrazione fiscale per ristrutturazione del 50%
    Ora, ti do qualche numero su cui riflettere.

    Periodo di riferimento: da 26 ottobre (data nella quale il mio riscaldamento funziona già da una decina di giorni) a ieri.

    anno 2011 (l'anno scorso) consumati 319 mc di metano = totale euro 303
    anno 2012 (quest'anno) consumati 20 mc di metano (euro 19) + pellet (euro 128) = totale euro 147

    Questo è il mio risparmio in 15 giorni di utilizzo. Pensa quanto risparmierò in pieno inverno

    Un risparmio del 51%, a casa mia, vale qualche piccolo sbattimento ed una pulizia settimanale della durata max di 30 minuti... poi a casa degli altri non lo so
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    CITAZIONE (MDS @ 9/11/2012, 18:39) 
    Beh, ma i costi della canalizzazione mica sono gratis....
    Secondo me ti conviene andare su una idro direttamente, se no quello che non spendi di stufa lo spendi di canalizzazioni... non ricodo che superficie devi scaldare.
    Sono un po' contro i ripensamenti...

    La penso anch'io come te.
    Visto che ci sono già i termosifoni, conviene attaccarsi direttamente a quelli con una idro.
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    Grazie, approfondirò
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    Quindi quella "ciofechina" (passami la battuta, eh!) è in grado di accendere/spegnere la mia caldaia impostando la temperatura ambiente del locale dove verrà posizionato?

    Mi sa che sono rimasto indietro... mi serve un bel corso di aggiornamento...ehehehe...!!

    Domande

    1) E' wireless?
    2) Cosa devo applicare alla caldaia?
    3) Ci sono problemi se ho la caldaia è al piano di sotto e in linea d'aria un po' lontana?

    Grazie dell'illuminazione!!
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    CITAZIONE (MDS @ 8/11/2012, 20:10) 
    Ma nemmeno wireless, cioè senza fili?

    Non ho un impianto nuovo (a parte la nuova caldaia) e ognuno dei 3 piani da scaldare ha esigenze di calore molto diverse fra loro dovute a notevoli differenze di coibentazione.

    - al piano terra ho alcuni locali servizi nei quali non mi serve un granchè di calore (potrebbero essere sufficienti anche 16 gradi) ma coibentazione pessima
    - al piano primo vivono i miei genitori con appartamento ristrutturato e coibentazione non eccezionale ma discreta
    - al piano secondo vivo io con la mia famiglia. A breve ristrutturerò ma al momento la coibentazione, ad esclusione dei doppi vetri, è inesistente. Dopo la ristrutturazione la situazione sarà paragonabile al piano primo

    Solo dopo la ristrutturazione potrò pensare ad un cronotermostato



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    Ah ho capito.
    Farò delle prove.
    Il termostato per ora non posso metterlo, magari lo valuto dopo la ristrutturazione (in uno dei 3 piani) che farò a breve.
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    CITAZIONE (MDS @ 8/11/2012, 11:47) 
    mi incuriosisce 19:40

    Fai un po' di prove.
    Io direi 2 fasce, dalle 4 alle 22 20° e dalle 22 alle 4 18° così 4 ore di stop le farà.

    Sull'orario di stop lascia perdere, sono io che a volte mi faccio delle fisime...ehehehe...

    Allora, purtroppo non ho un termostato in casa, e ho solo possibilità di far accedere/spegnere la caldaia ad orari predeterminati.
    Ma quali sono le 4 ore di stop all'interno delle 2 fasce che mi hai indicato?

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    Salve a tutti.

    Da quest'anno sono un felice possessore di una Extraflame LP30.
    Ho circa 270 mq da scaldare divisi su 3 piani (110+110+50) con scarsa coibentazione.
    Niente puffer ma caldaia collegata direttamente ai termosifoni + scambiatore acqua sanitaria.
    L'abitazione è sempre praticata quindi devo tenere caldo per tutto il giorno.
    In questo momento la caldaia funziona per 16 ore al giorno, dalle 3:40 alle 19:40.

    Tenendo presente (per effetto della scarsa coibentazione) che casa mia si raffredda in fretta ed impiega un certo tempo per scaldarsi, quando inizierà a fare più freddo, cosa sarà meglio fare?

    a) mantenere sempre lo stesso ciclo di accensione e spegnimento (16 ore di lavoro e 8 di stop) aumentando la potenza di lavoro della caldaia
    b) lasciarla accesa 24 ore al giorno a potenza più bassa

    Ovviamente nell'ottica di trovare un giusto equilibrio fra confort e consumi
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    :-)
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    CITAZIONE (pazzy @ 7/11/2012, 20:13) 
    CITAZIONE (stufodelgas @ 7/11/2012, 08:20) 
    Nel senso che percepisco "leggerezza" nel dispensare consigli tecnici "a naso" sulla possibilità di stivare la caldaia e il pellet sul pavimento della soffitta.
    Nemmeno chi avrebbe titolo per farlo (un ingegnere strutturista), in queste condizioni (senza sopralluogo e relative verifiche), sarebbe in grado di dare una risposta precisa.
    Quindi, nel dubbio, il solaio non deve essere caricato.
    Punto.

    sono pareri io ho un sottotetto circa come il suo solo che alto 1,50 in colmo la caldaia a gas c'eè l'ho propio li se fosse stato alto 2 mt avrei messo la caldaia a pellet propio lì

    I pareri si danno sui modelli di caldaia, sulle qualità dei pellet, etc, etc, ma quando si tratta di sicurezza (e sovraccaricare un solaio lo è), possono diventare consigli dannosi e pericolosi.
    Poi ovviamente tu nel tuo sottotetto ci fai quello che vuoi...
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    Per ora pulisco la caldaia una volta a settimana ma da quello che ho visto penso che anche nei periodi freddi, più o meno, questa sarà la frequenza.
    Tengo accesa la caldaia per 16 ore al giorno (dalle 3:40 alle 19:40) e se mi è possibile cerco di fare pulizia la sera dopo lo spegnimento programmato.
    Considera che servono non più di 15 minuti, quindi anche un eventuale spegnimento e accensione durante l'orario di lavoro non pregiudica la temperatura della casa
4547 replies since 3/6/2012
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