Stufe a biomassa, pellet e altro

Posts written by Harleyelectra

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    Normativa?

    Prego citare la legge.

    No commenti, supposizioni o indicazioni di marche o modelli, solo numero legge, data e paragrafo.
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    CITAZIONE (u2shelley @ 23/2/2015, 23:40) 
    Quindi in poche parole si può diminuire i numeri di giri della coclea ma se diminuendo i giri lasciamo una temperatura alta, potremmo ottenere l'effetto contrario e consumare di più in quanto la macchina rimane sempre in lavorazione per cercare di a portare la stanza a temperatura.

    Spero di aver capito bene!

    Il targhet è raggiungere la temperatura impostata nel più breve tempo possibile, per fare questo si deve immettere combustibile nel braciere, se non c'è non sprigiona calorie ed il targhet di temperatura non viene raggiunto.
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    CITAZIONE (u2shelley @ 22/2/2015, 23:33) 
    Qualcuno sa esattamente come funziona la stufa e la sua coclea?

    La coclea (ed il suo contenitore) sono un trasporto meccanico controllato di granulati di varia natura e pezzatura prestabilita.

    Quello che interessa nei generatori a pellet di legno, è il comando di coclea, ovvero come
    il controllore (scheda) gestisce la rotazione della coclea tramite apposito motoriduttore (normalmente a giri/min. fissi).

    Ad ogni rotazione di 360° ( un giro completo) la coclea trasporta una quantità determinata di granulato, dipende dal passo della spira, dalla conformazione e dalla dimensione della coclea stessa, questo trasporto è di tipo volumetrico, più frammentato sarà il pellet e più sarà il materiale trasportato, più lungo sarà il pellet e meno materiale sarò trasportato ad ogni giro completo.

    In base alla richiesta di temperatura del generatore, la scheda (in base alla programmazione) elabora i tempi di pausa-lavoro che determinano l'afflusso del pellet nel braciere, con il metodo a caduta (dall'alto) o con il metodo eruttivo (dal basso).

    Aumentando i tempi di lavoro e diminuendo i tempi di pausa, la coclea caricherà più materiale, invertendo i fattori si avrà l'effetto contrario.

    Se per esempio vengono richieste più calorie per raggiungere la temperatura impostata, il motoriduttore solidale alla coclea dovrà essere comandato dalla scheda per girare per 10 secondi e stare in pausa per 4 secondi, al regime di minimo questi tempi cambiano e potranno essere 5 secondi di pausa e 3 di lavoro.

    I tempi che ho usato sono solo di semplice esempio e non sono da tenere in considerazione perchè le variabili che ogni generatore ha, sono molteplici, ovvero numero di giri/min del motoriduttore (1, 1.5, 2, 2.5, ecc), diametro della coclea e del suo contenitore, tipo di coclea ( a filo o a lama) tipo di caricamento braciere ( a caduta o eruttivo), potenza di targa della stufa.

    In sintesi, i giri/min della coclea sono fissi, cambiano i tempi di pausa-lavoro con cui viene fatto funzionare il motoriduttore che comanda la coclea.
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    CITAZIONE (_coma_ @ 20/2/2015, 09:46) 
    io effettivamente mi sono sempre chiesto cosa fosse questo sportellino dotato di molle posto sul lato della camera di combustione.
    che sia la valvola di cui parlate?

    Esatto, quella è la valvola antiscoppio, anzi sarebbe meglio dire che è la valvola di sfogo dello scoppio, perchè quest'ultimo avviene in ogni caso ma la pressione è sfiatata dall'apertura momentanea della valvola.
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    CITAZIONE (mirko 64 @ 15/2/2015, 14:40) 
    Sei sicuro che il filetto nella porta sia apposto ?

    Tradotto significa: sei sicuro che il filetto non sia sinistro?
    Ovvero per avvitare devi girare il senso antiorario.

    Intendevi questo Mirko?
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    Attivatore di tiraggio comignolo?



    www.youtube.com/watch?v=yeWaIU48ZsQ#t=701
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    Il metodo è quello di sfilare i tubi ed isolare con spessore di 19mm, meglio da 25 visto che è in esterno, e poi rivestire il tutto con tubo o canale di diametro/dimensioni adeguate.
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    CITAZIONE (MirkoPellet @ 10/2/2015, 21:56) 
    . Per il bilanciamento sto ancora tentando... ogni sera chiudo di un quarto di giro tutti i detentori dei più caldi, ma ancora non sono arrivato a dama. Se non risolvo mi tocca rompere il muro e mettere un bel 30!

    Meglio partire dal tutto chiuso ed aprire di 1/4 di giro alla volta (90°), quando sei vicino all'ottimale, apri (o chiudi) di 45° alla volta, con un po di pazienza risolvi.
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    CITAZIONE (firstreals @ 11/2/2015, 08:05) 
    3 - Faccio dei fori nella parte invisibile del tubo della doccia e ci spruzzo della
    schiuma poliuretanica.

    ..tubo della doccia?

    Mi son perso qualcosa?
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    Il calcare non è un problema, nel senso che una volta riempito l'impianto, l'acqua che gira è sempre la stessa.

    Le valvole di non ritorno a clapet sono quelle che strozzano di meno, era peggio (!) se avevi le valvole Europa a molla.
    Comunque di solito si monta una sola valvola sulla mandata, basta e avanza a fermare flusso inverso.

    Certo che i tubi da 20x2 sono un bel collo di bottiglia, visto che l'interno ha un misero Ø di 15,7mm.

    C'è anche da dire che i circolatori che montano le termostufe e parlo per esperienza della mia, sono proprio risicati.

    Se sommiamo tutto, ecco che ne esce che la circolazione stenta ed i termo più lontani o quelli svantaggiati ne risentono.

    Intanto proverei a levare la valvola a clapet sul ritorno e mettere una valvola a sfera a passaggio totale (che non fa mai male) e vedere come si comporta, poi strozzerei ancora i termosifoni più caldi, ci vuole tempo e pazienza a bilanciare l'impianto.
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    CITAZIONE (yago333 @ 10/2/2015, 17:30) 
    in aggiunta il tecnico ipotizzava di ridurre anche la distanza tra mandata e ritorno stufa in modo da scaldare meno acqua. Non so se quest'ultima idea sia opportuna...opinioni? altri consigli gia che ci devo mettere mano?
    ... la valvola misceltarice in realtà è si manuale ma comunque termostatica.

    In pratica ti dice che il puffer che hai preso non serve una mazza, se alzi il ritorno alla idrostufa utilizzi la metà del serbatoio ed il resto sta li per bellezza, non mi sembra una bella pensata, con 550lt avrai un'autonomia di una ventina di minuti (dipende dai termosifoni) se riduci la capacità alzando il ritorno, la idro non ha nemmeno il tempo di accendersi.
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    CITAZIONE (firstreals @ 9/2/2015, 15:38) 
    I tubi sono in multistrato, con isolamento in armaflex... e passano dentro un tubo in rame diam 80 mm

    Ragioniamo:
    dentro il tubo da 80mm ci possono stare 2 tubi da 20 isolati con 9mm di isolante (neoprene), è corretto?

    Se così fosse, le norme (ed il buon senso) prevedono uno spessore MINIMO di isolamento di 19mm, visto la lunghezza della tratta e visto il posizionamento esterno (anche se segregato) per limitare le dispersioni a 0.036 Wm°C, lo spessore di 25mm di isolamento SONO CALDAMENTE CONSIGLIATI per non aumentare il riscaldamento globale del pianeta :-)) e per non far piangere il portafoglio :-((

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    Quei miseri 9mm di isolamento fanno quello che possono, è a chi ha scelto quello spessore che si devono tirare le orecchie, per non dire altro ;-))

    Sempre se quello che hai descritto è la realtà.
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    CITAZIONE (korekore @ 7/2/2015, 16:16) 
    . ho trovato nella mia zona 2 fornitori ufficiale della ditta Edilkamin, mi attivo a contattarli.

    Attenzione, quelli che devi assicurarti che siano nelle vicinanze, sono i CAT, ovvero centri assistenza tecnica, ovvero i tecnici che, in caso di guasto, vengano a riparare/ripristinare la caldaia.

    Più vicini sono e meglio è (meno stai al freddo) e se possibile cercare di informarti se sono validi, magari nella sezione Edilkamin in questo sito:

    https://stufapellet.forumcommunity.net/?f=1918034

    Il venditore, ufficiale o non , dopo aver incassato l'importo, si chiama fuori perchè tutto passa al CAT di zona, ed anche Edilkamin fa questo.
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    CITAZIONE (yago333 @ 7/2/2015, 00:25) 
    I miei radiatori sono di dimesioni maggiorate e la temperatura dell'acqua la mando a 45, massimo 50°; stando al parere del tecnico, con l acqua nel puffer a 60° ci stava bene la valvola in modo da recuperare parte del ritorno abbassando l acqua di mandata e utilizzandone così meno dal puffer... mi sono fidato di lui

    ....mmmmmm........e allora il puffer che ci sta a fare?

    Scaldiamo il puffer per tenerlo al caldo poverino e noi paghiamo?

    Sembra proprio di si, visto che l'uscita impianto è più bassa della mandata della idro, e dell'acqua calda sopra l'uscita impianto che facciamo? nulla, la lasciamo li a stare al calduccio?


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    L'uscita impianto DEVE essere alla stessa altezza dell'entrata del generatore, per poter immediatamente sfruttare la produzione del generatore stesso quando questo è in funzione ed a regime.
    Quando il generatore è spento ed il termostato ambiente accende la pompa impianto, il puffer fornisce TUTTA l'acqua calda a sua disposizione e se questa non è sufficiente, si accende il generatore per alimentare IN DIRETTA l'impianto e quando questo è in temperatura e si ferma la pompa impianto, la pompa caldaia carica il puffer fino all'intervento del termostato, che così e pronto per la successiva chiamata dell'impianto.

    La valvola a 3 vie manuale richiede l'intervento dell'operatore, non mi sembra una scelta azzeccatissima perchè la temperatura del puffer non sempre è costante ma varia durante l'utilizzo visto che abbiamo un generatore a biomassa con tempi di avviamento lunghi, bastava mettere una valvola miscelatrice termostatica a punto fisso per avere sempre la temperatura (regolabile) costante in mandata all'impianto.

    valvola_miscelatrice



    Per minimizzare lo spreco del ritorno miscelato, si può alzare il ritorno impianto nel puffer in posizione intermedia per non perdere il calore di risulta dalla miscelazione mandata/ritorno.

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    Edited by Harleyelectra - 7/2/2015, 11:27
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    CITAZIONE (yago333 @ 6/2/2015, 16:04) 
    impostando la temperatura del puffer a 60-65° a quale temperatura mi consigli di scaldare l'acqua della stufa (ora è a 65°)?

    se imposti il termostato puffer a 60°, vanno bene 65° sulla idro, giusto per non farla stare troppo tempo accesa per alzare gli ultimi 2°.

    Comunque dipende molto da come il puffer è collegato all'impianto, se fai uno schema (ben fatto) , si può vedere se va bene, ci sono vari tipi di collegamento e non sempre corretti per l'uso che si deve fare.
919 replies since 5/2/2011
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