Realizzazione fotovoltaico ad isola con accumulo, senza interscambio.

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    Non sarebbe l'unica "fregatura"...

    Già le attuali fasce orarie e tariffe notturne sono una VERA beffa...

    (Ciao Claudio ! Un bel po' che non ti leggevamo... sempre interessante !)

    (avete tutti ben chiaro il "mio " sistema di accumulo...?)
     
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    CITAZIONE (mariopagnanelli @ 10/3/2017, 14:55) 
    Già le attuali fasce orarie e tariffe notturne sono una VERA beffa...

    Ci sono fornitori del mercato libero con una buona differenza fra F1 e F23
    ad esempio Enel con e-light bioraria e E-On con luce click bioraria

    CITAZIONE (mariopagnanelli @ 10/3/2017, 14:55) 
    (avete tutti ben chiaro il "mio " sistema di accumulo...?)

    Non sono a conoscenza del tuo sistema di accumulo elettrico
     
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    CITAZIONE (claudio_co @ 10/3/2017, 13:21) 
    Ieri ho partecipato ad un convegno su Smart cities e smart grid.

    Si è parlato anche di accumulo elettrico ed impianti off-grid.

    La situazione è decisamente FOSCA: visto che qui si parla di accumulo elettrico vi racconto cosa è stato detto.

    In primo luogo una definizione: gli utenti si dividono in DUE categorie:
    - Utenti passivi, che comperano energia elettrica per il loro consumo immediato e NON producono corrente elettrica in alcun modo
    - Utenti ATTIVI che comperano energia ma che con un qualsiasi sistema sono in grado di produrre il 220V, ad esclusione dei sistemi UPS che si limitano ad intervenire quando l'Enel toglie corrente

    Sono quindi utenti ATTIVI tutti coloro che hanno fotovoltaico, generatore eolico O SISTEMA DI ACCUMULO.

    Già che ci siamo preciso anche che questo che sto dicendo è un regolamento già approvato che entrerà in vigore definitivamente il 1 Luglio 2017, con obblighi retroattivi.

    La teoria: il sistema di accumulo è un sistema dotato di batterie che vengono caricate da una sorgente (non importa quale) definita come "economica" e che prelevando la corrente dalle batterie stesse è in grado di generare un normale 220V (o trifase nei casi di maggiore potenza) destinato ad alimentare i carichi "locali".

    Bello ma totalmente FALSO.

    Questa può essere la VOSTRA idea dell'impianto di accumulo ma non è l'idea del legislatore che, aizzato da non si sa bene chi, ha progettato una cosa dove quella sopra è UNA POSSIBILE applicazione, ma non l'unica applicazione del sistema di accumulo che magari volete comperare coi vostri soldi e montare in casa vostra.

    Guardando con attenzione i 3 possibili schemi applicativi "ammessi" si vedono delle piccole, quasi trascurabili, anomalie che hanno convinto me ed alcuni altri ad approfondire col relatore bombardandolo di domande ben precise. Per semplicità ricapitolo e riassumo facendo un esempio solo.

    Il caso più semplice: l'accumulo caricato dalla rete ENEL.

    Bene, in questo caso io ho un circuito di carica delle batterie, le batterie, ed un inverter: la mia idea è comperare corrente la notte, caricare le batterie, e durante il giorno utilizzare la corrente immagazzinata nelle batterie per alimentare i carichi di casa.

    Semplice, vero? Ma perché in quel caso ci vuole un contatore BIDIREZIONALE? Io compero la corrente di notte e la uso di giorno senza mandare un singolo mW verso la rete dell'Enel, quindi a che serve il contatore BIDIREZIONALE e perché dovrei avere una certificazione sull'inverter?

    La risposta a queste due domande è davvero ALLUCINANTE e sottende una trappola nella quale far cascare tutti i FESSI che compereranno un impianto di accumulo credendo di risparmiare.

    Premetto che con le informazioni che abbiamo ORA non è possibile dire che sicuramente avverrà ciò che io sto per dirvi.

    Giulio Andreotti diceva "a pensare male si fa peccato, ma molto spesso ci si azzecca!!" eccovi allora lo scenario che col cavaturaccioli siamo riusciti a far "ammettere" al relatore.

    La certificazione che dicevamo sopra è necessaria perché l'accumulo che VOI compererete e farete installare in casa VOSTRA sarà di fatto un elemento della SMART GRID gestita da Terna.

    Come certamente sapete uno dei più grossi CASINI in cui Terna si dibatte quotidianamente è dato dalla imprevedibilità della generazione fotovoltaica/eolica, ragione per la quale vengono tenute in stand-by alcune centrali in modo da poterle avviare velocemente quando c'è domanda e rimandare velocemente in stand-by quando c'è sovrapproduzione.

    Idea galattica: usiamo anche quei fessi che hanno montato l'accumulo! Ciò vuol dire che nel momento in cui Terna individua una sovrapproduzione dirà a tutti gli impianti di accumulo di PRELEVARE corrente dalla rete ENEL e tutte le volte che ci sarà scarsità dirà agli impianti di accumulo di EROGARE corrente verso la rete.

    Ora a parte il non trascurabile fatto che le batterie magari NON GODONO, e comunque sono MIE e non di Terna, quand'è che ci sarà da prelevare corrente dall'ENEL? Ovviamente di giorno, quando il sole è alto ed il fotovoltaico POMPA AL MASSIMO. E quanto si pagherà questa corrente? Beh per come stanno le cose oggi si pagherà a TARIFFA MASSIMA, quella che oggi si chiama Fascia F1 (sicuro oltre 22centesimi/KW).

    Poi la rendiamo, ok, ma quanto viene pagata la corrente che si immette in rete? 11 centesimi/KW?

    Quindi l'utente monta a sue spese un impianto di accumulo e qualcun'altro, a piacer suo, gli impone un esborso "non voluto" ed un (parziale) recupero della spesa ulteriore sostenuta a comodo del GSE.

    Ripeto: non c'è evidenza nel regolamento che questa ipotesi sia corretta, ma non c'è evidenza del contrario e sicuramente il fatto che Terna userà le VOSTRE batterie è palese dagli "obblighi" derivanti dalla certificazione.

    In questa ottica CONVIENE montare un accumulo? Notate che se lo montate oggi, che il regolamento NON è ancora in vigore, ciò non di meno a partire dal 1 Luglio DOVRETE riportare l'impianto a norma e quindi CONSENTIRNE l'uso.

    Qualcuno domanda "ma se io monto solo un caricabatterie ed erogo corrente su di una presa DIVERSA dal circuito ENEL non sono a norma?".

    Non si sa. Il regolamento NON PREVEDE impianti off-grid, e quindi o gli off-grid sono illegali o non rientrano nella normativa, la quale, tuttavia, prevede SOLO ed ESCLUSIVAMENTE una sola eccezione: la categoria degli UPS ossia di quei dispositivi DESTINATI AD INTERVENIRE IN ASSENZA DI EROGAZIONE DALLA RETE.

    In altre parole SEMBRA CHE, alla luce di ciò che ci è stato presentato ieri, l'unica categoria "prevista" come eccezione sia quella delle alimentazioni di emergenza intese come di backup quando la rete CADE e non l'impianto off-grid.

    Non appena mi arriveranno gli atti del convegno preparerò una serie di JPG che, se autorizzato dai moderatori, posterò qui.

    Saluti a tutti.
    Claudio

    Mi è piaciuto il tuo intervento, appunto per questo parlandone con molti utenti tra cui stufodelgas ho approfondito la cosa.. ed ho constatato che l'off grid non conviene. Un giorno spero di riuscire nell'impresa così da regalarmi questo piccolo obiettivo.
    Ho notato che a breve avremo la nuovissima Tesla Powerwall 2, di cui è davvero capiente devo ammettere e di consguenza mi chiedo il suo costo a quanto ammonterà. :pattld8:
     
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    CITAZIONE (stufodelgas @ 12/3/2017, 17:51) 
    CITAZIONE (mariopagnanelli @ 10/3/2017, 14:55) 
    Già le attuali fasce orarie e tariffe notturne sono una VERA beffa...

    Ci sono fornitori del mercato libero con una buona differenza fra F1 e F23
    ad esempio Enel con e-light bioraria e E-On con luce click bioraria

    Sei sicuro di avere letto bene?
    Non sono aggiornato fresco, ma 1 anno fa me le sono studiate bene tutte...
    Tutti i fornitori delmercato libero parlano sempre e solo della "quota energia"
    (peraltro di solito al netto delle "perdite di rete" ...)
    La fregatura delle tariffe notturne è che anche di notte ti fanno pagare a prezzo intero il "dispacciamento",
    voce tutt'altro che trascurabile, e che ultimamente ha raggiunto praticamente lo stesso livello della quota energia


    CITAZIONE
    CITAZIONE (mariopagnanelli @ 10/3/2017, 14:55) 
    (avete tutti ben chiaro il "mio " sistema di accumulo...?)

    Non sono a conoscenza del tuo sistema di accumulo elettrico

    Non ho detto che è un sistema di accumulo "elettrico"...
    Sì e no...

    Praticamente: le batterie sono "ecologiche" fino a un certo punto,
    perchè non sono certo eterne,
    e la loro produzione e smaltimento non è niente di poco conto !!!

    Cosa ho fatto io:
    ho un solare termico INTEGRAZIONE RISCALDAMENTO
    (che vuol dire che ho un puffer da 1500 litri),
    e ho una pompa di calore a sonda geotermica.

    La pompa lavora TUTTA LA NOTTE ( ogni notte consumo 10 kWh), e solo di notte.
    Carica di calore il puffer,
    e di giorno, finchè ce n'è, lavora solo il circolatore.

    Quando il puffer si scarica... accendo la termostufa (tardo pomeriggio)....
    o prima se non c'è sole.

    L'importante è "accumulare energia" , e utilizzare energia che altrimenti andrebbe sprecata !

    https://photos.google.com/album/AF1QipNJP_...nHuh_5zLM9Y87m7

    (non accumulerò energia "elettrica", che mi possa essere restituita come tale...
    ma accumulo calore, che sempre energia è.)

    Edited by mariopagnanelli - 13/3/2017, 15:26
     
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    Mario ma non hai anche il FV?
    Non ti converrebbe far lavorare la pompa geotermica in autoconsumo?

    Un utile strumento per confrontare le tariffe elettriche proposte dai vari fornitori, è questo
    www.autorita.energia.it/it/trovaofferte.htm
    Ma sono sicuro che lo sai già

    CITAZIONE (mariopagnanelli @ 13/3/2017, 00:18) 
    Quando il puffer si scarica... accendo la termostufa (tardo pomeriggio)....
    o prima se non c'è sole.

    breve OT
    dal primo gennaio prossimo, con quello che costerà l'energia elettrica, tutti noi pellettari dovremo interrogarci se continuare a sbatterci con la biomassa o passare a PDC.

    Edited by stufodelgas - 13/3/2017, 07:52
     
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  6. claudio_co
     
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    Vedo che siete in tanti ad aver letto e risposto. Anche se non ho letto TUTTE le risposte (per ora) comincio a dire che Terna sono ANNI che lamenta il "disturbo" arrecato dal fotovoltaico. E noi che pensavamo di fare cosa buona.....
    Ad un convegno alcuni mesi or sono era stato spiegato per filo e per segno cosa avrebbe voluto dire "oneri di distribuzione" che tutti noi paghiamo nella bolletta ENEL, ma non era finita lì, era chiarissimo.
    La tecnologia per "comandare" in remoto intere regioni già esiste, e viaggia sul filo della corrente assieme al 220V che tiene acceso questo monitor e questo PC.
    Nel caso voleste sincerarvene basta che viaggiate in auto con l'autoradio sintonizzata sulle onde lunghe: passando sotto i cavi sentirete vari "rumori", mi pare nei dintorni dei 262KHz: sono gli "streaming" che l'ENEL fa viaggiare in giro per l'Italia su tutti i fili e coi quali può divertirsi a riprogrammare il vostro contatore o ad azionare altri impianti come quelli previsti nel progetto SMART GRID.
    Purtroppo non è una buona notizia, come non è una buona notizia che il prezzo della energia non sia che una frazione del COSTO dell'energia stessa (chi ha guardato una fattura recente se ne deve essere accorto per forza).
    Ma per prendere decisioni "corrette" occorre avere dati, ed io sto riferendo i dati che acquisisco.

    CITAZIONE (mariopagnanelli @ 10/3/2017, 14:55) 
    Non sarebbe l'unica "fregatura"...

    Già le attuali fasce orarie e tariffe notturne sono una VERA beffa...

    (Ciao Claudio ! Un bel po' che non ti leggevamo... sempre interessante !)

    (avete tutti ben chiaro il "mio " sistema di accumulo...?)

    Ciao Mario,
    In effetti sono stato "distratto" dalla partecipazione a questo forum, ma non ho dimenticato una certa promessa che ti feci tantissimo tempo fa.
    Appena cominciano ad uscire le nuove interfacce te ne mando una.
    Piuttosto mi spieghi come è fatto il tuo sistema di accumulo?
    Ciao
    Claudio
     
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    CITAZIONE (stufodelgas @ 10/3/2017, 14:26) 
    Le smart grid saranno il futuro ma non mi risulta che in giro per il mondo ci siano reti di distribuzione con in funzione un sistema intelligente di questo genere salvo qualche caso isolato di sperimentazione (mi pare un quartiere di una grande città australiana e forse poco altro).
    Figuriamoci Terna....
    Detto questo, per il momento i sistemi di accumulo rappresentano un costoso sfizio estremamente dannoso per il portafoglio

    Ho trovato in rete questa notizia appena battuta
    https://it.finance.yahoo.com/notizie/nasce...-143315427.html
    Per ribadire il concetto che le smart cities saranno un futuribile punto di arrivo ma per ora accontentiamoci di qualche estemporaneo esperimento.
     
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    A me viene da pisciare dal ridere.

    Da un lato, chi propone sistemi complessi e costosi di accumulo e smart grid...
    ...e dall'altro, il 90% degli immobili... SENZA ISOLAMENTO !!!
    Inceneritori che funzionano ... TUTTO IL TEMPO DELL'ANNO ...
    SENZA COLLEGAMENTI A TELERISCALDAMENTO, e SENZA una vagliatura adeguata del CDR,

    e un disordine assoluto del traffico veicolare ... senza nemmeno le più banali delle regole.

    Partiamo dal semplice, e dall'esistente... che c'è !
     
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  9. claudio_co
     
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    Il problema e' sempre il solito, anzi la forbice si sta allargando sempre di piu':

    da un lato il progresso tecnologico si evolve sempre piu' rapidamente

    dall'altro la burocrazia diviene sempre piu' pesante e lenta

    Quindi si progettano le smart grids e non si riesce a tappare le buche per le strade.
     
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38 replies since 16/10/2016, 22:41   2578 views
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