E se volessi pensare ad un nuovo impianto ad Isola?

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    CITAZIONE (Garani @ 28/3/2016, 17:00) 
    Alla fine la batteria perfetta è lo scambio sul posto: tanto ti do, tanto riprendo quando serve. Solo che lo scambio sul posto non dovrebbe essere tassato (come lo è oggi) ne remunerato: 100 ti do, 100 mi prendo. Indipendentemente dall'ora, sopratutto perchè normalmente ti sto dando un prodotto costoso (energina di giorno) e quando mi serve la riprendo di notte (energia poco costosa).

    Paragone...

    ( quando ero bambino ... fine anni '60, primi '70...
    mia zia Armida, impiegata ENEL, mi passava da leggere le riviste "Illustrazione ENEL"...)

    Già allora si parlava degli esuberi di produzione notturni,
    e di laghetti a diverse altitudini,
    e di ripompare l'acqua dal basso verso l'alto usando gli esuberi notturni,
    come accumulatore,
    per poi avere l'acqua da usare di giorno per far funzionare le turbine...

    >>> rendimento 30% !!!


    ...allora, dico io... se la pietra di paragone è il 30%....
    POTREBBERO fare una differenza di prezzo onesto fra tariffa diurna e notturna
    (e non quello sconticino RIDICOLO sulla sola "quota energia" (fetta che va sempre più riducendosi),
    senza alcunosconto sugli "oneri di rete"
    (che fra l'altro, di notte, con i conduttori più freddi...dovremmo avere anche perdite inferiori...)


    A chi si prende la briga di immettere energia di giorno,
    e prelevarla di notte...
    dovrebbero essere riservate condizioni ben più FAVOREVOLI !!!!!
     
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  2. Karabosca
     
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    Il problema che il costo delle tariffe notturno e' di fatto salito anche per via dei costi degli squilibri di sistema dovuti alle rinnovabili discontinue.

    In soldoni, per ogni Kwp di fotovoltaico/eolico installato serve una frazione di produzione "prevedibile e programmabile". Se non tira vento o piove non producono e qualche centrale tradizionale deve sopperire pena blackout. IL problema e' che devono esistere ma producono per meno ore e quindi per remunerare l'investimento devono essere sussidiate anche attraverso un costo per kw/h prodotto superiore.
    Per di piu' la presenza del fotovoltaico ha contribuito ad aumentare la quantita' di energia elettrica disponibile nella ora di punta del mezzogiorno e questo ha portato una flessione del costo nella ora di picco.
    Le due cose insieme, da quel che so, portano a una riduzione della forbice dei costi nelle diverse fasce orarie.

    Sul fatto che ci voglia una decisione politica per premiare quelli che cmq sono comportamenti virtuosi sono d'accordo.
     
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  3. claudio_co
     
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    Ahemmm.... Karabosca, è verissimo che il fotovoltaico ha il picco produttivo poco dopo le 11 ora solare, ma QUANTO rappresenta questo picco?

    E' ben vero che l'acquirente unico deve sopperire comperando elettricità "imprevista" ma una centrale a gas che gira "in folle" passa dal 10% di produzione al 90% in poche decine di secondi..... e la centrale non è che va costruita..... è già li.

    AMMETTO che Terna vorrebbe farci credere che le rinnovabili imprevedibili sono la causa dei costi, ma nessuno più ricorda che le rinnovabili imprevedibili DIMINUISCONO il salatissimo onere derivante dalla CARBON TAX.

    Sta di fatto che in verità l'ambito energetico, l'ambito immobiliare e la mobilità privata (auto e moto) sono le più grandi fonti di denaro per lo stato, il quale NON VUOLE perdere questa posizione di rendita.

    Vi siete mai chiesti PERCHE' la mobilità elettrica non è ancora decollata nonostante il Km percorso con auto elettrica costi mediamente 4centesimi e lo stesso km percorso con la mia diesel ne costi più di 7 (solo di carburante)?

    La sapete la differenza? Si chiama ACCISA SUI CARBURANTI.

    Adesso ve ne racconto una. Lo Stato sta facendo di tutto per DISINCENTIVARE gli impianti domestici da 4.5KW, facendoci rientrare tutti a 3KW. PERCHE'? Ebbene la ragione è SEMPLICE: la colonnina di carica per auto elettrica è da MINIMO 3.7KW, QUINDI un privato in futuro NON POTRA' caricarsi la batteria dell'auto IN CASA, ma dovrà andare alle colonnine preposte.

    Sulle quali metteranno l'accisa.

    Se sentite male dietro ...... avete ragione.
     
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  4. Karabosca
     
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    Si ma per chi costruisce una centrale e' fondamentale in fase di progetto sapere quanti anni ci mettera' il suo investimento a rientrare.
    Facciamo un esempio semplificato con dei numeri facili
    Se sono considerati diciamo 10 anni per il rientro e il costo e' 1000 deve guadagnare quei 100 ogni anno se no sfora e di altre centrali non ne fara' e magari decide anche di disinvestire in quelle che ha. Ma per guadagnare quei 100 puo' produrre 10000 kWh in un anno a 0,01 oppure 50000 a 0,02. Ora chi gestisce la rete deve essere sicuro che quelle centrali di scorta ci siano per evitare problemi. Ma per essere sicuro deve garantire quel reddito a costo di pagare di piu' in certe fasce. Anche perche' avendo tagliato i prezzi di picco dove marginano di piu' dovrebbero produrre di piu' di notte con produzioni meno remunerative sul singolo kWh. Tutto questo alla fine livella la differenza tra costi nelle varie tariffe orarie.

    Sulla carbon tax non sono molto preparato ma da quello che ricordavo non e' mai entrata davvero a regime e di fatto anche i "permessi per inquinare" hanno visto il loro prezzo crollare rendendoli poco piu' che una formalita' e sicuramente non un incentivo a investimenti.

    Io so perche' non ho ancora preso per me una auto elettrica. Il costo delle auto, ovvero dell'investimento, non mi pare cosi conveniente. E il modo in cui utilizzo l'auto, ovvero viaggi molto lunghi anche di 2000 km sono quanto di piu' lontano dall'ottimo per una elettrica. E' vero che potrei avere una seconda macchina elettrica per i 300gg l'anno che giro per i paesi qua vicini ma l'investimento su una seconda auto e' davvero poco conveniente.

    Per la colonnina da 3,7kW. Anche a voler usare un impianto da 4.5kW quante saranno le ore al giorno che superi i 4KW di potenza prodotta per autoricaricarti in autonomia? Da possessore di un impianto da 20kWp ti assicuro che produrre gia' 18 kWh e' un ottimo risultato.Per di piu' di solito a mezzogiorno si e' al lavoro per cui bisogna fare i conti sugli scambi.

    La produzione dalle tue parti di un impianto da 3kW e' di circa 3300 kWh anno. Che bastano appena appena per i consumi di una famiglia con 2 figli. Aggiungere 1,5kWp vorrebbero dire aggiungere circa 1700 kWh/ anno che corrispondono circa a 10000 km percorsi da una utilitaria elettrica che consuma circa 15 kWh/100km. Per cui avrebbe anche senso, ma vorrebbe dire passare a un contratto da 5Kw di potenza per la casa anche perche' di inverno di sicuro la autoproduzione non basta. E anche quando vuoi ricaricare o di notte o quando piove devi attaccarti alla linea enel.
    QUindi tutto bene? Ni perche' nei conti ci devi mettere il costo della auto che puo' essere anche piu' alto di 10-12000 euro (prezzi listini GOLF) e il costo dell'impianto fotovoltaico. E un valore difficilmente monetizzabile che e' la ridotta autonomia che arriva a 150 km (sempre Golf)

    Insomma per me la auto elettrica sara' sempre piu' importante nel futuro ma per ora ancora non mi convince...

    Edited by mariopagnanelli - 4/4/2016, 23:10
     
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    CITAZIONE (Karabosca @ 31/3/2016, 17:03) 
    QUindi tutto bene? Ni perche' nei conti ci devi mettere il costo della auto che puo' essere anche piu' alto di 10-12000 euro (prezzi listini GOLF) e il costo dell'impianto fotovoltaico. E un valore difficilmente monetizzabile che e' la ridotta autonomia che arriva a 150Km (sempre Golf)

    Insomma per me la auto elettrica sara' sempre piu' importante nel futuro ma per ora ancora non mi convince...

    Con la riforma elettrica ora in atto sarà premiato chi consuma molto e saprà convertire gli attuali consumi in elettrico. In quest'ottica si inserisce l'auto se, come dici, non fosse per il costo.
    Ad esempio ad un utente con consumo di 6000 KWh anno con 6 KW di impegnata la bolletta calerà grosso modo di un 40%.
     
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  6. Karabosca
     
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    CITAZIONE (stufodelgas @ 31/3/2016, 22:03) 
    Con la riforma elettrica ora in atto sarà premiato chi consuma molto e saprà convertire gli attuali consumi in elettrico. In quest'ottica si inserisce l'auto se, come dici, non fosse per il costo.
    Ad esempio ad un utente con consumo di 6000 KWh anno con 6 KW di impegnata la bolletta calerà grosso modo di un 40%.

    Secondo me non e' una scelta sbagliata. Tra produzioni in loco con rinnovabili, smart grid sempre piu' diffusa e migliori controlli delle emissioni delle grandi centrali potrebbe essere una cosa virtuosa.
     
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  7. claudio_co
     
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    Intanto Terna sta costruendo reti di bilanciamento.

    NON centrali, quelle ne abbiamo anche troppe.
     
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    Apprezziamo la concretezza...
     
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  9. Karabosca
     
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    CITAZIONE (claudio_co @ 2/4/2016, 08:17) 
    Intanto Terna sta costruendo reti di bilanciamento.

    NON centrali, quelle ne abbiamo anche troppe.

    Ed e' in quel troppe il problema. Quando le hanno costruite hanno firmato contratti e/o convenzioni che costringono a usarle o cmq a ripagare l'investimento programmato anni fa. Anni fa quando c'era molto meno fotovoltaico e i consumi pre crisi erano piu' alti.
     
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  10. claudio_co
     
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    Esatto Karabosca, anni fa l'industria consumava quasi il DOPPIO del consumo attuale.

    Giusto per darti una idea una centrale "tipo" ha una potenza da 1000 MW. sai quanto fotovoltaico ci vuole per mandare in crisi una centrale?

    Invece basta fermare gli altoforni a Piombino o a Taranto e vedrai quante centrali restano senza lavoro.

    L'austerity ha avuto sicuramente UN risultato: ha troncato le gambe all'Europa. Prima camminavamo male adesso se va bene SRISCIAMO.
     
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    Delocalizzazione vuol dire anche questo... !
     
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  12. claudio_co
     
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    Già. Ad ogni nuova complicazione, balzello, regola, norma obbligatoria, quale altra azienda sposta la produzione in qualche stato dove tutto ciò non esiste.

    E l'Italia si impoverisce.
     
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    Quanto rimborsa lo scambio sul posto?
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    Simulazione imperfetta ma rende l'idea
     
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  14. claudio_co
     
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    Rimborseranno sempre meno (IMHO) fino al momento in cui accumulare l'energia per auto-consumarsela SENZA farla passare dalla rete Terna risulterà economicamente conveniente.
    E quando dico economicamente conveniente intendo dire facendo un piano economico che conteggi i costi delle batterie e della relativa manutenzione oltre alla perdita energetica data dallo scarso rendimento dell'accumulatore.
    Già adesso cominciano ad essere proposti sistemi di accumulo privato.
     
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    La probabilità che si assista ad un calo progressivo dei rimborsi è reale ma non vedo un rischio di cambiamenti repentini, piuttosto un graduale adattamento.
    L'attuale riforma elettrica in corso sta già peggiorando leggermente la situazione.
    La perdita di rimborso calcolata sul costo totale della bolletta, si aggira intorno ad un 5%. Questo per prelievi dalla rete <= all'immesso
    Nel frattempo i prezzi degli accumuli caleranno...
     
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48 replies since 25/3/2016, 08:02   811 views
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